Il Giro d'Italia partirà da Palermo il prossimo 3 ottobre. Anzi, no. Il via della corsa ciclistica più importante in Italia e una delle "classiche" a livello mondiale è oggetto di scontro tra il Comune del capoluogo siciliano e Regione. Questa mattina, attraverso un comunicato stampa, il sindaco Leoluca Orlando aveva annunciato trionfalmente che la prima tappa della corsa rosa sarebbe stata disputata a Palermo, con una cronometro individuale lungo un percorso cittadino, per la cui definizione un gruppo di tecnici pare sarà in città nelle prossime settimane.
Tutto bene e confermato quindi? Non proprio. A stretto giro è arrivata la secca smentita da parte della Regione, che di fatto organizza nell'Isola insieme ad Rcs.
"Non capisco come Orlando possa avere affermato una cosa del genere, quando ancora non è stato deciso proprio niente - dice l'assessore Regionale al Turismo Manlio Messina -. Palermo era una delle ipotesi ma, detto francamente, è proprio quella più remota. Fatto sta che il primo cittadino ha affermato una cosa che non esiste, perchè la decisione spetta al mio assessorato e alla Regione, che finanzia il tutto, oltre ovviamente a Rcs.
Perchè lo ha detto? Questo non lo so, dovete chiederlo a lui. La seconda tappa sarà a Monreale e, in quell'occasione, il Giro passerà per Palermo, abbiamo già in mente un percorso. Quando la decisione della prima tappa? Questa settimana saprete, al massimo entro l'inizio della prossima".
Dunque, che le prime pedalate partano da Palermo è da escludere, almeno dalle parole dell'assessore Messina. Le bici dei migliori corridori al mondo toccheranno il suolo del capoluogo siciliano, ma partendo da più lontano. Senza dubbio è una smentita che stupisce, anche perchè Orlando si era lasciato andare ad entusiasmi e certezza. "Siamo grati agli organizzatori, a RCS e al direttore Mauro Vegni per la scelta di Palermo come città di partenza del Giro d'Italia 2020 di ciclismo- aveva dichiarato il sindaco -. E' un riconoscimento e allo stesso tempo un'opportunità per la nostra città, un modo per contribuire, ancora una volta attraverso lo sport d'eccellenza a questa lunga fase di ripartenza del nostro paese".
Non solo: sempre nello stesso comunicato stampa, Orlando parla anche di decisione presa "di concerto con il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, che ha seguito nelle scorse settimane la possibilità della tappa inaugurale nella nostra città". Dunque, tira in ballo anche il ministro dello Sport, dalla quale, pare, potrebbe avere avuto la comunicazione dell'ufficialità. Possibile? Sarà lo stesso Orlando a dirlo in una controreplica che, probabile, non mancherà.
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