Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo show, cinquina al Cagliari
Rosanero settimi, raggiunto il Milan

PALERMO. Spietato, cinico, a tratti spettacolare. Il Palermo inizia il 2015 coi botti. La manita inflitta al Cagliari è figlia di una partita senza storia, che di fatto si chiude dopo poco più di mezzora dopo i gol di Morganella, Munoz e Dybala su rigore e l’espulsione di Conti per i sardi. La magia firmata Vazquez e rifinita da Dybala per il quarto gol (doppietta e nono gol in campionato) e il bel gol dalla distanza di Barreto servono solo per le statistiche. Quasi come se la lezione di Bergamo fosse servita a ritrovare un Palermo che stavolta non spreca il doppio vantaggio e, anzi, è andato a cercare di chiudere definitivamente la gara con cattiveria. La missione è stata sicuramente agevolata dal nuovo Cagliari targato Gianfranco Zola. Una squadra, quella rossoblù, andata in barca già dopo il primo gol e che a tratti ha fatto vedere tutte le amnesie della vecchia gestione Zeman. E dire che il Cagliari era pure partito col piglio giusto, tipico della squadra che ha appena cambiato allenatore. Ma alla prima difficoltà (il gol di Morganella al 6’) si è sfaldata sul piano tecnico e psicologico. Zola ha davvero tanto da lavorare per recuperare una squadra che si deve salvare. Dall’altro lato si è visto un Palermo completamente padrone del campo, e al quale è girato tutto dalla propria parte. Il segnale di tutto ciò si è avuto al 26’, quando prima il Cagliari sciupa una facile occasione per accorciare le distanze e subito dopo quando Conti si fa espellere. Poco dopo è arrivato anche il 3-0 di Dybala che ha chiuso il match. Insomma, solo indicazioni positive per Iachini, che dopo la sosta ha trovato un Palermo subito sul pezzo e con nuove energie, dopo che a Bergamo nel secondo tempo la squadra era apparsa un po’ stanca dopo i primi mesi di campionato tirati a mille all’ora. Il Palermo, dunque continua la sua corsa e aggancia il Milan al settimo posto, superando anche la Fiorentina, prossima avversaria. E riprende da dove aveva finito l’anno anche Paulo Dybala. Un rigore conquistato d’astuzia e realizzato e un gol a conclusione di un fraseggio spettacolare con Vazquez. È lui la star indiscussa. Al momento in cui esce al posto di Belotti c’è la standing ovation del Barbera. Il pubblico è ai suoi piedi. GUARDA LA CLASSIFICA Il Cagliari parte forte, ma alla prima occasione il Palermo non perdona. E come spesso capita, segna nei primissimi minuti di partita. Al 6’ è Morganella a trafiggere gli ospiti. Cross dalla sinistra di Lazaar respinto sui piedi del terzino svizzero, che da dentro l’area fa partire un destro deviato da Crisetig che inganna Colombi. Gli ospiti subiscono il colpo e il Palermo ne approfitta per infierire. Al 9’ su calcio di punizione dalla sinistra calciato da Lazaar Munoz arriva puntuale all’appuntamento e che con tocco sporco tra petto e coscia mette dentro. Difesa del Cagliari quanto mai rivedibile Palermo avanti 2-0 in meno di dieci minuti. La partita è bella e con ritmi alti e il Cagliari prova a reagire. Al 13’ Sorrentino si deve superare sulla conclusione ravvicinata di Rossettini che riceve un calcio di punizione battuto dalla sinistra da Avelar. Tra il 26’ e il 27’ nel giro di un minuto il Cagliari commette un doppio suicidio. Prima con Farias si mangia il gol per accorciare le distanze e pochi attimi dopo Conti rimedia il secondo giallo per un fallo in mezzo al campo su Vazquez. Praticamente partita chiusa in meno di mezzora. Il Cagliari è in barca e i rosa avrebbero la possibilità di dilagare al 29’ con Dybala. In un contropiede quattro contro due l’argentino decide di fare tutto da solo, ma quando si presenta davanti al portiere il suo rasoterra viene respinto coi piedi da Colombi. Dybala si riscatta pochi istanti dopo. Al 32’ La Joya anticipa di testa Colombi che frana sulla punta di Iachini. Peruzzo fischia il rigore, ma opta per il giallo al portiere. Dybala dal dischetto è implacabile e Palermo avanti 3-0. Al 36’ prova a partecipare alla festa anche Vazquez. Il suo sinistro dalla distanza finisce di poco al lato. Da un eurogol sfiorato all’altro per il Mudo che al 44’, invece di colpire di testa, colpisce di piattone al volo un cross di Lazaar. La palla sfiora l’incrocio. È l’ultima emozione di un primo tempo che suona già come una sentenza finale. Nel secondo tempo il Palermo giochicchia, forte del punteggio e della superiorità numerica. C’è, però il tempo di deliziare il Barbera con altre due perle. Quella di Dybala al 72’ che conclude al meglio l’assist-scavetto di Vazquez. E quella di Barreto che all’85’ lascia partire un fendente da fuori area che non lascia scampo a Colombi. È festa al Barbera e i 25 punti a due giornate dalla fine del girone d’andata dicono che più di mezza salvezza è già abbondantemente acquisita. Con questa media il Palermo può chiudere la stagione e più di 50 punti. Adesso, serve solo restare concentrati e non montarsi la testa. Ma dopo oggi, restare coi piedi per terra comincia a diventare difficile.

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