PALERMO. Big match doveva essere e big match, alla fine, è stato. Agropoli si aggiudica lo scontro diretto contro l’Aquila Palermo, battendo i biancorossi per 75-70 in un Pala “Di Concilio” stracolmo per l’occasione. Una gara equilibrata, anche se quasi sempre condotta dai padroni di casa, ad eccezione solamente dei primi minuti di gara che sembravano poter confermare i palermitani su altissimi livelli, sul campo dell’imbattuta prima in classifica. Rimasta tale anche dopo la sirena.
L’avvio, come detto, è di decisa matrice biancorossa: Antonelli e l’ex Gottini timbrano un parziale di 0-8 in favore dei siciliani, salvo poi vedersi superati a metà tempo dai colpi di Serino e Romano su tutti. In campo entra ben presto anche Rizzitiello per Aquila, con un finale di primo quarto giocato punto a punto e chiuso in vantaggio proprio dagli ospiti, grazie ad una tripla di Merletto per il 26-27.
Un canovaccio, quello dell’equilibrio, che si mantiene costante anche nei secondi 10’ di gioco, dove però le percentuali al tiro cominciano sensibilmente a sporcarsi per entrambe le squadre. Agropoli riesce a raggiungere un massimo vantaggio di sei punti a quattro minuti dall’intervallo lungo con i buoni tiri di capitan Palma, con il coach biancorosso Marletta chiamato al turnover. I cinque punti di ritardo al rientro negli spogliatoi (44-39) non rappresentano ancora un’impronta decisiva sulla gara, anche se paradossalmente il distacco alla fine sarà proprio questo.
Al rientro in campo, Agropoli spinge definitivamente sull’acceleratore. Romano, Serino e Iurato portano a 15 il vantaggio sugli avversari, con Aquila lasciata senza grandi spazi da attaccare in zona offensiva e che, di conseguenza, la portano a diverse palle perse e conclusioni imprecise. In aiuto dei siciliani arriva un black-out, che lascia il Pala Di Concilio praticamente al buio per 25 minuti a 6 secondi dalla fine. La pausa permette ai biancorossi di riordinare le idee, e soprattutto spezzare il ritmo agli avversari.
Nell’ultimo quarto di gioco, Aquila mette tutto in campo, trovando però puntuali e ciniche le risposte colpo su colpo degli avversari, specie con Birindelli confermatosi come il miglior sesto uomo del girone, se non della categoria. I canestri di Rizzitiello, Dragna e Merletto, la freddezza nelle difficoltà di Giovanatto non riescono a rosicchiare abbastanza vantaggio ad Agropoli, che solo nei secondi finali rischia di vedersi rimettere tutto in discussione dagli 8 punti negli ultimi tre minuti del solito Cozzoli, che stavolta però non regalano i due punti ai palermitani.
Si chiude sul 75-70 e con la festa del pubblico di fede biancoblu, messo davanti all’impegno più difficile della sua stagione sin qui, con un’Aquila mai doma nonostante le percentuali non certo in linea con le precedenti uscite. Si ferma, dunque, ad otto la striscia di vittorie consecutive per la squadra di Marletta, fermata dall’indiscussa prima della classe, adesso distante quattro lunghezze a quota 20 punti. Frutto di un 10 su 10 in stagione che motiva meglio di mille parole quanto la squadra di Paternoster stia facendo bene nel girone D.
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