PALERMO. Ci è voluta tanta determinazione, sofferenza e un intero overtime ma alla fine l’Aquila Palermo è riuscita a cogliere l’ottava vittoria consecutiva del suo campionato. Avversario indomabile la Nuova Pallacanestro Monteroni, capace di trascinare i biancorossi “padroni di casa” in un PalaCus strapieno di tifosi per ben tre periodi, salvo poi addirittura sfiorare il colpo esterno.
A farla da padrone, però, è sempre stato l’equilibrio sin dai primi minuti di gara, con le due squadre a rincorrersi sul tabellone, sfidandosi a colpi di tiri dalla distanza. Mocavero, Leggio, Ingrosso, Potì e Grosso: per Monteroni vanno tutti a segno. In particolare, a scandire il match è proprio il numero 7 gialloblu Andrea Grosso, fratello del Fabio calciatore, che prima in maglia rosanero e poi in quella azzurra, ha in passato fatto urlare di gioia i palermitani. La tenacia dei biancorossi riesce però a mantenere costante l’equilibrio, chiudendo i primi 10’ con una tripla di Gottini sul 21-20.
Neanche il secondo periodo incorona un padrone della gara, con le due formazioni spinte spesso a tiri difficili dalla rispettiva difesa avversaria. Gli ingressi dalla panchina sorridono al coach dei palermitani Marletta, con Marzo e Dragna rispettivamente a gestire il gioco e a piazzare triple in successione (ben 4 alla fine per l’ala numero 19). A 4:33 dall’intervallo lungo, Marletta decide di rigettare nella mischia Nelson Rizzitiello, fermo per infortunio dalla seconda di campionato, ma che ci mette davvero poco a ripresentarsi al suo pubblico, con una tripla a chiudere il secondo quarto sul 39-35 Aquila.
Al rientro dall’intervallo lungo, Aquila sembra poter compiere lo scatto decisivo nella corsa all’ottava vittoria consecutiva. I colpi di Cozzoli (su tutti, ben 28 punti alla fine per lui) e ancora di Dragna, Merletto e Giovanatto sembrano intavolare un ultimo quarto di gestione per i palermitani, in vantaggio di 14 (62-48). Ipotesi che ben presto, il pubblico del PalaCus, deve però abbandonare.
Monteroni si fa subito avanti ad inizio 4° periodo con un impressionante Gianmarco Leggio, ala forte di 201 cm appena ventenne, che dal perimetro non fa sconti (20 punti totali, con il 50% dal campo e il 60% da tre alla fine). Gli ospiti rosicchiano lo svantaggio sino a portarsi sul -5 a 5:43 dalla fine.
Una palla persa e il play Ingrosso lanciato a canestro fermato con un fallo da Giovanatto. Gli arbitri, Silvia e Spinelli, optano per l’antisportivo. Decisione in controtendenza con quella non presa su un fallo simile in precedenza subito da Antonelli, che manda su tutte le furie i tifosi biancorossi. Ne nasce un’espulsione per Matteo Gottini, con Ingrosso che infila tre dei quattro liberi assegnatigli, per poi piazzare due triple consecutive. In un amen, e a 5’ dalla fine, Monteroni si ritrova avanti di quattro punti, 65-69.
Nel momento in cui ad Aquila serve un’ancora alla quale aggrapparsi nella tempesta, ecco salire in cattedra Marcello Cozzoli: tre liberi di fila riportano Aquila a -1 con 56’’ da giocare. Risponde Potì che piazza due punti per il +3, ma è ancora Cozzoli ad ergersi sopra tutti, mettendo la tripla dell’80 pari a 33 secondi dalla sirena. Potì e Giovanatto non chiudono la gara. Overtime.
Con entrambe le squadre ad aver raggiunto il bonus, la gara si gioca sul filo dei nervi dalla lunetta. Mocavero non ne sbaglia uno, anche Cozzoli e Rizzitiello dimostrano di non essere da meno. Grosso riporta Monteroni avanti di tre con altri due liberi, ma è una tripla impossibile di Rizzitiello a 1:44 dalla fine che regala il pari ai palermitani.
Cozzoli, in trance agonistica da almeno un quarto e mezzo, attacca ogni avversario in palleggio confezionando liberi a ripetizione che mandano definitivamente Aquila avanti. Con tre secondi da giocare, Ingrosso non riesce ad essere glaciale dalla lunetta, regalando poi la possibilità a Merletto di tirare due liberi con i due punti già in tasca.
Si chiude 94-89 una gara al cardiopalma, ben giocata offensivamente da un’Aquila dimostratasi ancora macchina perfetta nei momenti chiave, e una Pallacanestro Monteroni mai doma, dalle grandi qualità tecniche. Un successo che, oltre ad allungare la strisca positiva, vale anche il secondo posto vista la contemporanea sconfitta di Bisceglie a Maddaloni.
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