
Non c’è tempo di fiatare. Straordinari, ma non solo per il Palermo. In campo va tutta la Serie B per un turno infrasettimanale che si annuncia niente male. Manco a dirlo, riflettori sul Barbera dove arriverà quel Venezia che negli ultimi anni è stato competitor dei rosanero per la promozione. Solo che i lagunari in A ci sono stati (poco) e il Palermo no.
Stasera va in scena una sfida che vale molto, sia per la classifica - Inzaghi può mettere altra distanza fra sé e Stroppa - sia per l’aspetto mentale. Chi vince prenderà più consapevolezza e anche più autorevolezza su tutte le altre. Modena compreso, squadra che s’è isolata in testa dopo cinque giornate di campionato. Il Palermo ha qualche assenza di troppo (Augello e Gomes gli ultimi due) ma tutte le carte in regola per rimettere le cose a posto, visto che il Venezia ha vinto le ultime due partite giocate al Barbera, per giunta senza subire gol. Non sarà semplice, ma Inzaghi riparte dal pareggio di Cesena che non è stato banale come sembra. Intanto, perché è arrivato alla fine di una partita giocata con il solito spirito battagliero e la stessa personalità di sempre. Poi perché è stato strappato su un campo tradizionalmente ostico e contro una squadra che gode di ottima salute.
La partita di stasera potrebbe essere anche più complicata di quella del Manuzzi, a prescindere che si giochi in casa e che la cornice di pubblico come sempre sarà speciale (si va verso un nuovo pienone). Dopo la retrocessione e il passaggio di consegne in panchina da Di Francesco a Stroppa, il Venezia s’è rinnovato mettendo dentro giocatori fisici e anche di qualità. I lagunari hanno avuto qualche difficoltà, ma nell’ultimo turno hanno dato segnali di risveglio contro lo Spezia che sarà anche l’ultimo avversario del Palermo prima della sosta. Contro i liguri è arrivata una vittoria che ha consentito al Venezia di risalire in classifica e di presentarsi a Palermo con meno ansie. Un motivo in più diffidare del Venezia che verrà al Barbera per provare a fare l’impresa. Di fronte ci saranno due squadre forti (forse le migliori di tutta la Serie B) e soprattutto due degli ultimi tre allenatori che un anno fa hanno conquistato la promozione in A.
Sfida nella sfida, infatti, è quella fra Inzaghi e Stroppa, due specialisti della categoria. Superipppo la A se l’era presa con il Pisa un anno fa, salvo rinunciarci per accettare il progetto Palermo. Stroppa in A c’era andato con la Cremonese passando dai play-off. Anche lui, però, ha fatto un passo indietro e ha detto sì alla tentazione Venezia. Stasera, eccoli di nuovo faccia a faccia, in una partita che può dire molto sul campionato di entrambi.
Il Palermo dovrà essere bravo a fronteggiare l’imprevedibilità del Venezia, che - proprio come nel Dna del suo allenatore - è una squadra capace di tutto sia nel bene che nel male. La sensazione è che non si vedrà una partita bloccata con le due squadre arroccate nella loro metà campo ad aspettare l’altra. Non dovrebbe essere così da quello che si è visto in queste prime cinque giornate. Il Palermo ama aggredire alto e fare la partita, il Venezia anche. Per vincere, quindi, serviranno energie e idee. E la speranza è che il Palermo ne abbia di più del Venezia.
Il più atteso, manco a dirlo, è Pohjanpalo che affronterà la sua ex squadra per la prima volta. Il finlandese fino all’anno scorso è stato grande protagonista con i lagunari, adesso dovrà fare di tutto per batterli. Anche perché quei tre legni già colpiti (l’ultimo a Cesena) gridano vendetta. Al Palermo stasera servono anche i gol del suo bomber per battere il Venezia e continuare la cavalcata verso quella Serie A che quest’anno non deve sfuggire per nessun motivo.

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