Università di Palermo, ecco le vincitrici del premio Artemisia
L’Università di Palermo ha conferito il premio Artemisia 2025 ad Antonella Canalotti, fondatrice della Casa del Fanciullo, alla giornalista Egle Palazzolo, giornalista, e - alla memoria - al magistrato Francesca Morvillo, nel corso di una cerimonia ospitata nella sala magna del complesso monumentale dello Steri. Il riconoscimento, promosso dal Centro Artemisia per gli Studi e le politiche di genere, è attribuito a personalità che si sono particolarmente distinte per attività svolte nel settore culturale e sociale e nell’ambito delle politiche di genere. Dopo i saluti del rettore Massimo Midiri, la prorettrice all’inclusione, pari opportunità e politiche di genere professoressa Beatrice Pasciuta ha presentato il Centro Artemisia e ha introdotto le finalità del Premio. Le premiande Antonella Canalotti ed Egle Palazzolo sono state presentate e intervistate dalle dottorande in Studi di Genere dell'Università di Palermo, Isabella Accardo e Serena Maiorana. La professoressa Paola Maggio ha tratteggiato il profilo professionale e la visione di Francesca Morvillo, in dialogo con il dottorando in Studi di Genere Edoardo Licata. Antonella Leotta Canalotti è stata premiata «per il particolare impegno in ambito sociale, per il costante impegno nelle attività a supporto della Casa del Fanciullo, da lei fondata nel 1967 e diretta per oltre cinquant'anni»; Egle Palazzolo si è distinta «per il suo impegno in ambito culturale, per la sua attività di giornalista, saggista e componente del comitato di redazione della rivista Mezzocielo»; il riconoscimento è stato attribuito, alla memoria, a Francesca Morvillo «per il particolare impegno in ambito giuridico nel corso di tutta la sua formazione e nella sua azione professionale». La cerimonia si è conclusa con la lettura delle motivazioni da parte del rettore e il conferimento della pergamena e del sigillo di Artemisia a Canalotti e Palazzolo e ad Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo.