
In Sicilia la Domenica delle Palme non è soltanto il preludio alla Settimana Santa. È un rito popolare, un’eredità intrecciata tra fede e tradizione che si rinnova, anno dopo anno, nei paesi e nelle città dell’Isola. Qui, dove la religiosità si fa spesso teatro e preghiera insieme, la giornata che ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme è una delle più sentite e partecipate del calendario liturgico.
Già dalle prime luci del mattino, in ogni angolo della Sicilia si preparano le palme intrecciate e i ramoscelli d’ulivo. Si tratta di composizioni spesso lavorate con maestria in forme che rendono manifesta la memoria. Ci sono croci, corone, piccole palme artistiche: mani sapienti, spesso anziane, donano a ogni ramo una bellezza semplice e simbolica. In alcune zone, come a Leonforte o a San Biagio Platani, questi intrecci diventano vere e proprie opere d’arte contadina.
La processione delle Palme è un momento corale. Bambini vestiti di bianco, famiglie intere, confraternite in abito tradizionale attraversano i vicoli e le piazze con i rami che saranno poi benedetti a inizio celebrazione. Si canta, si prega, si ripete il gesto di accoglienza che duemila anni fa salutò l'ingresso del Cristo a Gerusalemme. Ma in Sicilia, tutto questo si colora anche di una partecipazione teatrale: a volte i cortei sono arricchiti da rappresentazioni viventi, con figuranti in costume.
A Palermo, la Domenica delle Palme ha un fascino tutto particolare nei quartieri storici: nelle chiese antiche si benedicono gli ulivi e gli intrecci di palme e poi si percorrono le strade tra palazzi nobiliari e balconi adornati. A Caltanissetta, a Enna, a Trapani — città simbolo della Settimana Santa siciliana — le confraternite iniziano proprio in questa domenica il cammino verso le celebrazioni della Passione, culminanti nei Venerdì di dolore e nelle maestose processioni dei Misteri.
Ma la Domenica delle Palme è anche un rito domestico. I rami intrecciati vengono portati a casa, appesi dietro la porta, conservati vicino a un’icona o al crocifisso. Per alcuni sono un segno di protezione, una benedizione che resta fino all’anno successivo, quando sarà sostituita da una nuova palma o ramoscello di ulivo, simbolo di pace e di rinnovamento.
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