
Esperti provenienti da varie parti del mondo si riuniranno l’otto e il nove aprile a Palermo per discutere del futuro della professione infermieristica. Il convegno, organizzato dall’Ordine degli Infermieri di Palermo in collaborazione con l’associazione “Professionisti della salute”, si terrà al Politeama di Palermo e vedrà la partecipazione di diversi autorevoli studiosi del nursing. Ampio il programma dell’evento che si articolerà su due giornate. I lavori partiranno l’otto aprile, a partire dalle ore 14. Ricco il parterre istituzionale: interverranno il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, il presidente della Commissione Salute dell’Ars, Giuseppe Laccoto, Giacomo Scalzo del DASOE, Salvatore Iacolino, dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica della Regione Siciliana e Salvatore Amato, presidente dell’Ordine dei Medici. Subito dopo con la relazione del presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Antonino Amato, si avvierà la tavola rotonda sul tema “Strategie innovative di governance sanitaria”. La seconda giornata di lavori, il 9 aprile, sarà incentrata su tematiche di alta specializzazione. Il primo panel sarà focalizzato su “Leadership e sostenibilità, il ruolo della ricerca infermieristica nel futuro del servizio sanitario nazionale”, mentre il secondo sarà su “L’esperienza infermieristica fra innovazione, evidenze e centralità nel sistema sanitario”. A concludere i lavori sarà il 9 aprile, l’intervento della presidente della Federazione Nazionale delle Professioni Infermieristiche, (Fnopi), Barbara Mangiacavalli, che parlerà del contributo degli infermieri nell’universalismo delle cure.
“L’attuazione dell’assistenza sanitaria territoriale è un passaggio decisivo per costruire un sistema sanitario più vicino alle persone, più giusto ed efficiente - ha detto il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Antonino Amato - e gli infermieri sono pronti a essere protagonisti di questo cambiamento: hanno competenze, visione e responsabilità. Siamo convinti che solo attraverso un’azione coesa e una strategia condivisa potremo costruire a partire dal territorio la sanità del futuro. Ora serve una chiara volontà politica, investimenti mirati e il coraggio di valorizzare chi ogni giorno è già al fianco dei cittadini”.
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