Palermo

Mercoledì 05 Febbraio 2025

Villafrati e Marineo si stringono per l’ultimo saluto a Samuele

Un fiume di ragazzi ha dato l’ultimo saluto a Samuele Cusimano, scomparso ad appena 21 anni, a causa di quel maledetto incidente che lo ha strappato troppo presto alla vita. Un silenzio carico di dolore e commozione ha avvolto le strade di Villafrati: la Chiesa Madre non è riuscita a contenere tutti e così anche corso San Marco si è riempito fino all’inverosimile. I funerali, celebrati ieri pomeriggio, sono stati soprattutto un momento di unione e solidarietà tra Villafrati e Marineo, due paesi che si sono stretti attorno alla famiglia per condividere il peso di una perdita incolmabile. Samuele, infatti, era figlio di un operaio forestale di Villafrati e di Gisella Faciano, una docente molto conosciuta e apprezzata a Marineo, dove insegna da anni. Una duplice appartenenza che ha coinvolto entrambe le comunità: «C’è stata una partecipazione corale, bellissima», ha detto il sindaco Franco Agnello, che ha annullato tutte le manifestazioni natalizie, seduto a fianco del collega di Marineo, Franco Ribaudo, a dimostrazione che il lutto ha colpito l’intero territorio. Toccante l’omelia di Padre Pino Spataro: «L’amore del Signore dà la vita e la fa rinascere anche se a volte ci sono prove terribili da superare», ha detto il sacerdote che poi ha ricordato «il sorriso, la bontà di Samuele e la sua grande passione per il calcio». Fino a qualche mese fa il ventunenne aveva militato nella squadra del Marineo in Terza Categoria e ieri un gruppo di coetanei hanno voluto onorarlo prima della messa ritrovandosi in un campo di calcetto per dedicare l’ultimo gol alla sua memoria. Dopo le parole di Padre Pino sono stati gli amici a tenere vivo il suo ricordo leggendo alcuni testi preparati per l’occasione. Tra questi anche quello di Alessandro Amarasco che gestisce Exesamaevent, una società specializzata nell’organizzazione di spettacoli, che conosceva Samuele fin dall’asilo e che con lui condivideva l’inclinazione per la musica. «Quando pensiamo a te ci tornano alla mente tante immagini, tanti momenti condivisi che oggi fanno male, ma che ci fanno anche sorridere. Come dimenticare le serate a calcetto in palestra, quante risate quando cercavi di dribblare tutti, anche il portiere. E poi le serate in discoteca, avevi un modo tutto tuo di conquistare la pista, eri davvero il miglior ballerino e ci mettevi un’energia tale che finivamo tutti a seguirti ballando come i matti. E le mille uscite serali, fino a tarda notte tutto il gruppo insieme senza mai separarci, parlando di sogni, di vita e di tutto quello che ci passava per la testa. Ora che non ci sei più ci sentiamo tutti persi ma ci consola sapere che, ovunque tu sia, stai sicuramente organizzando una partita di calcio o una serata a base di risate. Grazie Samu per averci regalato i momenti più belli della nostra vita». Poi la processione che ha accompagnato il feretro portandolo a spalla al cimitero: un lungo corteo accompagnato da tanti palloncini bianchi lanciati in cielo per salutare Samuele per un’ultima volta.

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