È morto ad 85 anni Franco Alfonso, storico barbiere di Palermo e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alfonso, con il suo salone in via Catania, strada tra le più centrali della città, ha rappresentato un simbolo e un punto di riferimento per tanti. Al dolore della famiglia si è unito anche il sindaco Roberto Lagalla: «Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Franco Alfonso, storico barbiere che ha rappresentato un'icona della città. La sua passione si è trasformata nel mestiere che lo ha reso famoso e il suo salone di via Catania è diventato negli anni punto di riferimento e di incontro di diverse generazioni. Rivolgo ai suoi familiari tutta la mia vicinanza». Franco Alfonso è nato a Castronovo Sicilia, paese che non dimenticherà mai, il 5 settembre del 1939, dove incominciò a lavorare da apprendista barbiere quando aveva solo sei anni. Erano tempi difficili, ma dentro di lui c'era la voglia di emergere e sognava di emigrare, anche se non sapeva dove. Quando nel gennaio del 1957 si presentò l'occasione si trasferì a Palermo. Dopo appena sei anni si era già messo in proprio aprendo un piccolo salone. Dal novembre del 1963 incomincia la sua ascesa: sin da allora il suo salone viene frequentato da politici, professionisti, artisti e gente comune, fino a quando nel 1970 arriva il primo importante salto di qualità con l'apertura di un nuovo locale. Questa volta molto più grande. Ci sono sei dipendenti e nuovi servizi di estetica: ormai Franco Alfonso è un nome conosciuto in città. Con gli anni consolida la sua fama e si avvia a diventare un punto di riferimento e di grande richiamo per Palermo. Nel 1987 infatti avviene la sua definitiva consacrazione con l'apertura di un nuovo grande salone con annesso centro di estetica in un appartamento di via Catania. Il locale è unico nel suo genere, un vero e proprio salotto della città dove si ritrovano i personaggi più noti di Palermo. Un successo dietro l'altro, accompagnato dalla spontanea modestia di Franco Alfonso e dal suo proverbiale attaccamento alle origini. Successo e guadagni insomma non hanno fatto montare la testa a questo castronovese trapiantato a Palermo che fa onore alla città che lo ospita e al paese d'origine.