Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, prima comunione e cresima assieme: ora il catechismo durerà 5 anni

Cambia il catechismo a Palermo. E sarà una piccola rivoluzione. Non solo per i bambini, che dovranno frequentare per cinque anni e non più per tre, ma soprattutto per le famiglie, in cui il «problema» (spesso è visto come tale) di accompagnare, prendere e lasciare i piccoli alunni delle lezioni pastorali, non sarà solo per una volta alla settimana per tre anni ma per cinque. Il «beneficio» (chiamiamolo così) è che si raggiungerà un doppio obiettivo: alla fine del nuovo ciclo di preparazione al sacramento, non si potrà ricevere solo l’eucaristia (la prima comunione) ma anche la confermazione (la cresima). Due obiettivi in uno, dunque, grazie a una preparazione che sarà più completa.

C’è però un anno di attesa e di pausa, in vista del nuovo sistema, che comincerà da settembre-ottobre 2025: la novità immediata di quest’anno è che i bambini in età, dai sei anni in su, non cominceranno il primo anno di catechismo il mese prossimo; lo faranno direttamente fra 12-13 mesi per il nuovo ciclo quinquennale. E per chi invece il primo e secondo anno lo aveva già fatto? Nessun problema: completerà regolarmente il triennio, dunque prime comunioni da maggio dei prossimi due anni in poi.

La rivoluzione varrà solo nell’arcidiocesi che fa capo a Palermo, escludendo dunque le parti di provincia che rientrano nelle diocesi di Monreale e Cefalù: 178 le parrocchie coinvolte e la Curia intende raggiungere una notevole uniformità, con il nuovo programma di formazione catechistica. Il nuovo progetto, voluto dall’arcivescovo Corrado Lorefice, permetterà ai bambini di ricevere la comunione all’età di 10-11 anni insieme alla cresima: due riti che potranno celebrarsi, dopo ben 5 anni di preparazione, nello stesso giorno. Due sacramenti in uno stesso contesto, insomma, grazie a un percorso formativo articolato.

I bambini che quest’anno sono al secondo e terzo anno di catechismo potranno fare la comunione continuando settimanalmente a frequentare il corso già iniziato, mentre quelli di 6 anni che dovevano iniziare quest’anno cominceranno il cammino dal prossimo ottobre 2025. Stessa cosa varrà per i corsi in preparazione alla cresima che sono in itinere e per chi, ricevendo nel 2025 la prima comunione, inizierà il cammino catecumenale. La comune e contemporanea ripartenza col nuovo progetto servirà, tra l’altro, a non creare disorientamento o confusione nei fedeli laici.

Nel corso di quest’anno pastorale, nell’arcidiocesi di Palermo, la preparazione dei piccoli in vista del futuro avvio dei corsi passerà da iniziative e formazione di tutti i soggetti coinvolti (ministri ordinati, catechisti e famiglie dei fanciulli in primis), ma anche a una costante opera di sensibilizzazione nelle 178 parrocchie dell’arcidiocesi. Questa nuova disposizione si aggiunge a quella varata lo scorso anno con la quale l’ufficio del padrino e della madrina, è stato sospeso in via sperimentale per un triennio. Lorefice lo aveva spiegato nel decreto del 31 gennaio 2023: era stato infatti «compromesso l’autentico significato dell’ufficio del padrino, confuso spesso con relazioni di parentela se non addirittura con legami ambigui», divenendo «semplice orpello coreografico in una cerimonia religiosa».

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia