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Scuola, riconoscimento alla Sicilia per i progetti di educazione alla teatralità della Landolina di Misilmeri

Riconoscimento speciale all’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia per le attività di educazione alla teatralità promosse nelle scuole. In particolare, il progetto di rete ‘Sicilia in LipDub voluto dall’Usr Sicilia e affidato al secondo circolo didattico Vincenzo Landolina di Misilmeri, che è scuola polo di venti istituzioni scolastiche dell’Isola.

La consegna del riconoscimento avverrà a Leonforte il 31 agosto, alle 20.30, nell’arena spettacoli allestita nel piazzale dell’Immacolata vicino a Palazzo Branciforti. La cerimonia si svolgerà nella serata conclusiva del Premio Città di Leonforte 2024 - concorso nazionale di narrativa, poesia e teatro giunto quest’anno alla 41esima edizione e che vuole promuovere il teatro e la valorizzazione di operatori attivi su tutto il territorio regionale.

Lo staff organizzativo del premio, sotto la direzione artistica di Sandro Rossino, in accordo con la giunta del Comune di Leonforte, guidata dal sindaco Piero Livolsi, e la giuria tecnica della sezione teatro presieduta da Walter Amorelli hanno deciso all’unanimità di conferire il riconoscimento speciale all’Ufficio scolastico regionale per il progetto Sicilia in LipDub. Il nome viene dall’inglese e significa doppiaggio del labiale ed è il fenomeno del momento. I protagonisti cantano in playback sulle note di una canzone prescelta. È una particolare forma di comunicazione, di espressione artistica che combina elementi come il piano di sequenza, il playback, la danza e la recita sincronizzata e prevede la realizzazione di un video musicale che richiede una perfetta sincronizzazione tra l’audio della canzone e le azioni dei partecipanti creando un effetto coinvolgente e spettacolare.

La giuria tecnica della sezione teatro ha apprezzato il progetto in quanto per la realizzazione del video «sono state attivate una serie di competenze specifiche dell’educazione al teatro come mezzo di conoscenza di sé e dell’altro, come materia di studio del corpo quale strumento per comunicare in maniera efficace, come occasione per accogliere il diverso da sé».

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