Ripristinati i quattro murales dei sottopassi raffiguranti il Beato Giuseppe Puglisi, nel quartiere Brancaccio di Palermo. L'operazione ha comportato anche un momento di incontro tra gli artisti, il gruppo chiamato I Madonnari, e i giovani e le famiglie di Brancaccio.
Gli artisti Maurizio Cannizzo e Arianna Pantuso hanno illustrato le tecniche utilizzate per la realizzazione dei murales, offrendo una preziosa opportunità di apprendimento ai partecipanti. Dopo aver ascoltato le spiegazioni degli artisti, i presenti hanno avuto la possibilità di lasciare la propria impronta colorata sui muri, simbolo del loro desiderio di contribuire attivamente alla comunità e di seguire gli insegnamenti del Beato Pino Puglisi. Questo gesto ha voluto sottolineare come la figura del sacerdote assassinato dalla mafia continui ad ispirare bambini, giovani e adulti nella loro vita quotidiana.
Il ripristino dei murales è stato reso possibile grazie al progetto 5 X 1000 Acli Spazi Generativi delle Acli Provinciali di Palermo, avviato il primo gennaio 2024. Il progetto mira non solo al recupero artistico, ma anche alla promozione della creatività giovanile.
In considerazione delle specificità del territorio, è stato ritenuto che tali interventi debbano passare attraverso la proposta e l’appropriazione di spazi di aggregazione, intesi come Spazi Generativi. Questi spazi-laboratorio sono concepiti per essere riempiti di significati dai giovani e per diventare luoghi urbani significativi per l'intera popolazione.
Il progetto ha visto la collaborazione e il lavoro di rete con vari enti collegati alle Acli provinciali e con partner come il Circolo Acli Padre Pino Puglisi e il Centro di Accoglienza Padre Nostro. Queste sinergie, nell’ambito del progetto Comunità Educanti Brancaccio 3.0, hanno permesso il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
«Siamo profondamente soddisfatti - dichiara Nino Tranchina, presidente Acli Palermo - del successo dell'incontro tra I Madonnari e la comunità di Brancaccio per il ripristino dei murales del Beato Giuseppe Puglisi. Questo evento ha rappresentato un momento di grande condivisione e impegno sociale, dimostrando come l'arte possa fungere da potente strumento di coesione e crescita collettiva. Ringraziamo tutti i partner coinvolti e la comunità di Brancaccio per il loro entusiasmo e la partecipazione. Continueremo a lavorare insieme, ispirati dagli insegnamenti del Beato Puglisi, per rendere Brancaccio un luogo sempre più vivace e accogliente».
Caricamento commenti
Commenta la notizia