Ricercatrice palermitana riceve il Premio Antonio Borsellino per la migliore tesi di dottorato in biofisica
In occasione della giornata di chiusura del XXVII congresso nazionale Sibpa, organizzato dalla Società di biofisica pura e applicata, che si è tenuto in questi giorni a Genova, la trentenne ricercatrice palermitana Sara Anselmo (nella foto) ha ricevuto il Premio Antonio Borsellino, intitolato a uno dei pionieri della biofisica italiana, per la migliore tesi di dottorato in ambito biofisico. L'evento si è svolto al Palazzo della Borsa, dove Sara Anselmo ha avuto l'opportunità di presentare i principali risultati del suo lavoro di dottorato, svolto presso il dipartimento di Fisica e Chimica dell'Università degli Studi di Palermo. La sua ricerca è incentrata sul chiarimento dei meccanismi molecolari e delle forze che guidano l’interazione tra proteine/peptidi e membrane, alla base di processi fisiologici, patologici e terapeutici. Il lavoro della ricercatrice propone anche un nuovo approccio sperimentale che potrebbe trovare applicazioni significative in diversi campi scientifici. «Ringrazio il mio team, con il quale lavoro ogni giorno – ha dichiarato, concludendo, la ricercatrice -, e la professoressa Valeria Vetri, per il costante supporto e per aver sempre creduto in me».