Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Maltrattamenti, abbandoni, randagismo, a Palermo nasce Anima Legale: «Pronti a denunce e class action»

Da Aron, dato alle fiamme dal suo padrone in centro a Palermo, alla cagnolina Nina, investita volontariamente ad Alcamo. Ma c'è anche il caso di Honey, preso a picconate e gettato tra i rifiuti nel quartiere Cruillas. Episodi di violenza sugli animali su cui non calerà mai il silenzio: parola di Anima Legale, la nuova associazione nata in Sicilia con lo scopo di denunciare tutti i casi di maltrattamento. Ma non solo, perché tra gli obiettivi c'è anche quello di segnalare carenze e problematiche che dipendono da enti e istituzioni, con tanto di class action volte in ogni caso alla difesa dei diritti degli animali. L'associazione è formata dal presidente Salvatore Libero Barone e da altri sei volontari da sempre impegnati nella lotta contro gli abbandoni, il randagismo e, appunto, i maltrattamenti, per i quali la Sicilia colleziona tristemente i numeri più alti d'Italia insieme ad altre regioni del Sud. «Da troppi anni le cose non riescono proprio a cambiare - spiega Barone - e ci rendiamo conto che certi meccanismi, che partono dal cittadino e finiscono con le istituzioni, sono davvero difficili da smantellare. La nostra associazione nasce dallo sdegno, dalla stanchezza, dalla necessità di dovere superare degli scogli che attualmente rendono complessa la tutela degli animali. Ma tutto parte dalle leggi che non sono ancora dalla nostra parte, visto che gli animali vengono tuttora considerati «oggetti» e di conseguenza le pene inflitte a chi li maltratta non sono adeguate. Si tratta di ostacoli enormi, abbiamo quindi pensato di coinvolgere tante persone e di creare un'associazione che anche dal punto di vista legale non faccia passare nulla in secondo piano». Un messaggio che Anima Legale è già riuscita a fare arrivare forte e chiaro in varie zone d'Italia: a dare una mano all'associazione sono volontari di tutta la Sicilia, ma anche di altre regioni e molti sostegni, come spiega Barone, «arrivano dal Nord, dove in tanti seguono le nostre attività». Attività che non si fermeranno alle denunce: «Noi vogliamo collaborare con i comuni, ma dobbiamo ricevere risposte concrete. Troppe volte le richieste da parte di chi si prende cura degli animali restano inascoltate, ma noi non ci fermiamo. Abbiamo tra l'altro intenzione di dare vita a molte iniziative, di pubblicare dei bandi, di proporre soluzioni». «Riteniamo importante, ad esempio, l'introduzione di un patentino per chi vuole adottare cani che richiedono una particolare attenzione, come tutti i molossi. Il nostro è un occhio vigile sul fenomeno del randagismo e quindi sulle sterilizzazioni, stiamo tuttora monitorando e sollecitando gli interventi dell'Asp. Ci impegniamo inoltre per le raccolte di cibo e, in generale, per tutte le attività volte a sensibilizzare sul rispetto verso gli animali, perché nessuna azione ai loro danni deve cadere nel dimenticatoio e dobbiamo farlo tutti insieme, per chi non può difendersi da solo».

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