Il cimitero dei Rotoli di Palermo a un anno dalla vergogna, Lorefice: «Contributo di tutti per custodire questo luogo»
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«Per anni chi veniva qui piangeva due volte: una volta per i propri cari e un’altra per le condizioni in cui versava il cimitero. Adesso i Rotoli accolgono i cittadini in modo più che dignitoso». Ad un anno dalla vergogna che per anni ha mostrato ai cari dei defunti bare accatastate nei viali del camposanto e sporcizia, l’assessore ai Servizi cimiteriali Totò Orlando fa il punto sulla situazione del Santa Maria dei Rotoli: ad emergenza terminata, sono i nuovi progetti già in cantiere a tenere il banco. «Dal nuovo forno crematorio ai nuovi loculi - ha spiegato l’assessore - alla nuova recinzione a monte. Il forno crematorio è già stato affidato, a dicembre dovremmo affidare i lavori e nel giro di un anno mezzo avremo il nuovo forno crematorio, il secondo del cimitero». Intanto, l’amministrazione ha chiesto di rinnovare la struttura commissariale straordinaria che ha guidato la risoluzione delle annose problematiche: «Basta che il governo nazionale guardi a cosa è stato fatto - risponde Orlando - per prendere atto che è un commissariamento che ha funzionato e che ancora deve portare avanti nuove sfide. Aggiungo anche che abbiamo speso molto meno dei due milioni arrivati, li abbiamo spesi in maniera parsimoniosa ed efficace». L’assessore ha parlato a margine della celebrazione ai caduti svoltasi nell’altare ai Caduti del cimitero dei Rotoli, durante la quale il vescovo Corrado Lorefice ha ricordato che «bisogna contribuire tutti insieme a custodire questo luogo, solo così i nostro cimiteri saranno capaci di una memoria che incide nell’oggi e prepara un futuro di pace. A Palermo i cimiteri sono dentro la nostra città - ha poi continuato - e sono una città giardino che ci deve ricordare che noi siamo chiamati ad abitare la casa comune come un giardino fecondo che ha al centro l’albero della vita».