Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Palermo, la Città dei Ragazzi riapre le porte: tra le novità una caffetteria e i laghetti con le tartarughe

Un tuffo nel passato per gli adulti, un nuovo orizzonte per i più piccini. La Città dei ragazzi riapre i suoi cancelli, riprendendosi il ruolo di punto di riferimento per i bambini, i disabili, le scuole, i minori in comunità alloggio e le famiglie che versano in condizioni di disagio: domani (domenica 29 ottobre) la prima giornata in cui le famiglie e i ragazzi potranno tornare a calpestare l’erba del parco, tra sentieri, una nuova caffetteria, laghetti con le tartarughe, tantissime novità e i grandi classici come il battello e il trenino. Quest’ultimo ancora in fase di definizione, come hanno spiegato questa mattina (sabato 28 ottobre) alla presentazione ufficiale Laura Anello, presidente de Le vie dei tesori, fondazione incaricata della gestione del parco dal Comune, il sindaco Roberto Lagalla, e l’assessore alle Politiche sociali Rosi Pennino: «Da lunedì - hanno detto - prenderanno il via i lavori per la riqualificazione della rete ferroviaria del trenino, che sarà anche munito di pedana per l’accesso ai disabili. Sotto questo profilo, si è perso un poi più di tempo perché non è stato facile trovare la ditta più adatta per ristrutturare il vecchio percorso che abbiamo voluto fortemente potesse rimanesse lo stesso di sempre». La gestione condivisa consentirà da un lato il rilancio di quello che, dal 1997, è diventato un presidio educativo fortemente integrato nel territorio e un punto di riferimento per le scuole della città e di tutta la regione, dall'altro la diversificazione delle attività in base all'età e ai bisogni educativi dei bambini, con particolare attenzione per i soggetti più fragili: «Questa intesa - ha voluto sottolineare il primo cittadino - è la dimostrazione pratica di un accordo pubblico-privato sul quale questa amministrazione scommette affinché questo spazio, che negli ultimi anni ha vissuto al massimo di qualche apertura sporadica e temporanea, resti aperto tutto l’anno, diventando un’attrazione attraverso le diverse attività che saranno proposte. L’identità e la visione di futuro della città partono anche da qui». Nei mesi che hanno preceduto la riapertura, l’Amministrazione comunale ha eseguito alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, tra cui la potatura e la messa in sicurezza dell’impianto arboreo; la riparazione del manto impermeabilizzante della copertura del locale destinato ai servizi igienici, delle coperture metalliche della vasca di immissione dell'acqua nel fiume, della struttura metallica di copertura del padiglione principale, dedicato ai laboratori e delle dodici vetrine espositive; la sostituzione degli accumulatori elettrici del treno; la riparazione dell'impianto elettrico e il ripristino del sistema di illuminazione. Un lavoro certosino, di cui adesso potranno godere i più piccoli e le famiglie dal martedì al venerdì dalle 10 alle 14, sabato e domenica fino alle 15. Il lunedì sarà invece giornata di chiusura, dal mese di marzo gli orari si allungheranno e il parco rimarrà aperto fino alle 19. Il parco sarà aperto a tutti al prezzo simbolico di un euro (50 centesimi invece per disabili o minori appartenenti a nuclei familiari in condizione di disagio economico). «La città riacquisisce uno spazio importante - ha detto l’assessore Pennino - che giocherà un ruolo fondamentale nell’emergenza educativa che stiamo vivendo: questo sarà un polmone educativo messo a sistema con le scuole, che avrà un pacchetto preciso e dedicato nei riguardi dei bambini in comunità e dei disabili. Un momento di bellezza». «Questo parco è un tesoro - ha spiegato Laura Anello - possiede una caffè house storica fatta dal Marguglia nel ‘700, dialoga con la Palazzina Cinese e Villa Niscemi, un tesoro sotto il profilo naturalistico e artistico ed è punto di riferimento per i bambini della città». Il parco sarà anche occasione di lavoro e tirocini per tanti ragazzi: «Ci saranno sempre dieci ragazzi e due tirocinanti universitari e molti altri collaboratori - conclude Anello - facciamo comunità attraverso il patrimonio».

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