Padre Pino Puglisi entra nelle carceri. La reliquia del prete ucciso dalla mafia a Brancaccio è stata consegnata dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, all’ispettore generale dei cappellani, don Raffaele Grimaldi che la porterà agli ospiti delle case circondariali di tutta Italia.
“Per noi anche i fratelli e le sorelle che vivono un tempo di detenzione sono Chiesa, dunque parte integrante della famiglia – dice monsignore Lorefice -. Ci prendiamo cura di loro e sappiamo che la loro situazione di vita ci può avvicinare molto di più alla presenza stessa del Signore. Non dimentichiamo che nel Vangelo si legge: 'Ero prigioniero e siete venuti a trovarmi'. E poi è un’opportunità che vogliamo rivivere insieme. Questo nostro ritrovo come cappellani, come cura di una pastorale che deve avere una nuova visione che è quella di Papa Francesco è importante. Una Chiesa in uscita non può non arrivare laddove attualmente si vive una situazione di detenzione. Credo sia anche questo il motivo che vogliamo mettere in risalto, fare arrivare la nostra vicinanza e la nostra presenza”.
A ricevere la reliquia è stato padre Raffaele Grimaldi: “Questo vuole essere un segno di misericordia e speranza ed è affidata a tutti i cappellani per parlare di misericordia, giustizia e anche di perdono all'interno dei nostri istituti penitenziari”.
Anche Monsignore Lorefice ha ricevuto in dono la croce pettorale della speranza realizzata dai detenuti di Casal del Marmo e Rebibbia.
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