Dopo una malattia è morto all’età di 64 anni Nuccio Salemi, che circa dieci anni fa fondò a Termini Imerese, nell’ex macello comunale, il «Museo della Targa Florio e del motorismo siciliano», meta di appassionati provenienti da tutto il mondo, stimolati anche da una guida d’eccezione com’era Salemi, che della corsa automobilistica nata nel 1906 sapeva tutto.
Il Museo ospita in maniera permanente vetture e cimeli d’ogni genere: foto, trofei, caschi appartenuti a grandi campioni, riviste, libri. Ai gioielli di casa si aggiungono le esposizioni temporanee di bolidi fatti arrivare da ogni parte del pianeta. Appassionato di motorsport, Salemi ha coltivato relazioni con piloti e manager e intratteneva rapporti con leggende dell’automobilismo e con i grandi protagonisti della gara madonita, la più antica al mondo.
Convinto che la Targa Florio sia un patrimonio da tutelare, non si preoccupava di mescolare il suo ruolo di storico dell’automobilismo e di organizzatore con quello di tuttofare: non era raro trovarlo nei trascurati box di Floriopoli a spazzare e a tagliare erbacce.
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