Quattro settimane per raccogliere tutta l’immondizia sull’isolotto a pochi chilometri da Isola delle Femmine, riserva naturale dal 1997. È la missione di 24 volontari e volontarie del corpo europeo di solidarietà provenienti da tutta Europa, che ogni giorno per un mese sono stati impegnati in progetti legati alla tutela dell’ambiente: divisi in due turni, i ragazzi provenienti dall’Italia, Francia, Portogallo, Spagna e Ucraina hanno raccolto i rifiuti trasportati dalle mareggiate, ripristinato la flora piantumando nuove specie di piante compatibili - tra cui alcune palme nane che contribuiscono a ricreare l’ambiente naturale dell’isola, che negli anni era stato compromesso dalla presenza massiccia di roditori - e preso in carico la manutenzione della vegetazione già esistente, senza risparmiare la manutenzione dei due sentieri realizzati negli scorsi anni che portano all’antica torre di avvistamento del XVI secolo e alla zona archeologica di epoca romana.
«La presenza dei volontari del corpo europeo di solidarietà rappresenta una straordinaria risorsa, utile per svolgere diverse attività nella riserva che di anno in anno vede migliorare la propria condizione - sottolinea Vincenzo Di Dio, direttore della riserva -. Questo tipo di progetti rappresentano anche un’occasione per un arricchimento personale, sia per i ragazzi coinvolti sia per i nostri operatori». Questi campi di volontariato si svolgono ormai da oltre 15 anni: organizzati dalla Lipu e InformaGiovani, sono iniziati con la rimozione di immondizia e rifiuti ingombranti e il contrasto alla presenza di specie infestanti, per poi proseguire con la realizzazione dei sentieri, la messa a dimora di centinaia di nuove piante e la continua opera di rimozione dell’immondizia e dei detriti portati dalle mareggiate.
In Sicilia sono decine e decine i volontari e le volontarie in età compresa tra i 18 e i 30 che si prendono costantemente cura del territorio grazie a questi programmi europei organizzati da InformaGiovani in collaborazione con l’agenzia nazionale per la gioventù e diverse riserve ed enti locali dell’Isola. «Questa collaborazione permette a tanti giovani di sperimentare concretamente cosa significa prendersi cura di un importante ambiente biomarino - spiega il sindaco di Isola delle Femmine, Orazio Nevoloso -, un’esperienza che certamente mostra come l’uomo possa arrecare danni all’ambiente ma anche di come ognuno può avere un ruolo attivo per la sua tutela di un territorio che per bellezze naturali non è secondo a nessuno».
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