Il primo passo di un lungo lavoro anche in ottica del 400esimo festino. Tra i tantissimi appuntamenti che precedono la lunga notte dedicata alla Patrona di Palermo, Santa Rosalia, oggi pomeriggio è stato svelato il primo lavoro effettuato nel santuario della Santuzza su Montepellegrino, che ha avuto come protagonista l’altare marmoreo da tempo scolorito e non più in buone condizioni.
Un’idea balzata nella mente di Angela Fundarò, presidente del club Inter Wheel Normanno di Palermo che nei mesi scorsi era stata proprio al santuario. «Avevo notato che i marmi e gli argenti erano usurati e anneriti dal tempo e avevano bisogno di una ripulitura - racconta - così ho proposto alla Città metropolitana e alle socie del mio club questa iniziativa. Abbiamo affidato i lavori al professore Francesco Bertolino e al professore Gaetano Correnti, che già durante il periodo di Palermo capitale della cultura aveva restaurato il tesoro della santa patrona». Un lavoro eccezionale, ma non basta: «lanciamo un’altra iniziativa per tutti coloro che vogliono aderire e continuare nei lavori di restauro del santuario - sottolinea Fundarò -, ricordiamo quanta devozione c’è per la nostra santuzza, tutti i siciliani in America, in Australia, che ancora coltivano questa devozione e ritornano qui in visita».
«Ci siamo occupati soltanto della prima fase dei lavori - spiegano i due restauratori - un lavoro lungo ma necessario, visto le condizioni ambientali. Gli annerimenti offuscavano le tarsie e la policromia dell’altare, è stato particolarmente emozionante». Il grazie arriva anche dall’Amministrazione comunale, che sempre più cerca il conforto e la collaborazione virtuosa con il privato: «Certamente tra gli appuntamenti più importanti - ha detto Gianpiero Cannella -, ringraziamo chi ha reso possibile tutto questo, uno dei petali delle rose che ornano questo 399esimo festino, che precede l’edizione 400: sarà ricchissima di eventi e di rilievo internazionale; la nostra Santuzza lo merita».
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