Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Palermo dice addio a Gianni, l'eremita del mare: dalla sua roulotte pioggia di sorrisi al molo sud

Si è spento all’età di 70 anni, Gaspare Giovanni Tuzzolino, per tutti i palermitani conosciuto come Gianni, l’eremita del mare, come lo aveva soprannominato un video reporter, Alessio Vegna, qualche tempo fa in una video intervista su Instagram. Gianni, che da oltre vent’anni viveva nella sua roulotte decorata con scocche di tutti i colori, si è spento in silenzio ma lasciando un vuoto enorme nella gente di chi lo ha conosciuto e amato, di chi negli anni ha frequentato il molo sud di Palermo, dove Gianni c’era sempre, per regalare un sorriso o un aiuto se necessario. Gianni dopo la separazione dalla moglie, aveva deciso di vivere in roulotte sempre circondato dall’amore di figli nipoti e 14 fratelli. Così scrive la figlia Jessica su Facebook: “Mi manchi tanto papà. Ho perso il piacere della tua compagnia, la gratuità del tuo affetto, la serenità dei tuoi giudizi, ho perso la tua quiete e la tua comprensione. Se le lacrime potessero costruire una scala e i ricordi una strada, vorrei camminare fino al cielo e riportarti a casa. Mi manchi papà”. A ricordarlo, anche le Aquile Rosa Lilt di Palermo, che puntualmente frequentano il molo sud per le loro gare. Nei mesi scorsi, infatti, l’associazione ha acquistato la dragon boat grazie a un finanziamento della Regione. In collaborazione con lo Yacht club del Mediterraneo, la canoa permette alla squadra composta da 35 donne colpite da tumore al seno di allenarsi ogni settimana. Pagaiare aiuta infatti la riabilitazione fisica ma anche quella mentale. “Gianni – dice Patrizia Cellini, dell’associazione – aveva sempre un sorriso per noi. Era un punto di riferimento, sapevamo che lui era lì. Sempre. Tutte noi dell’associazione siamo addolorate per la sua scomparsa, ci mancherà”. Sui social, tra Facebook e Instagram, in tanti lo ricordano. Kater kali pillar, scrive: “Ciao Giovanni! Che dispiacere questa mattina. Pazzarello, simpatico e persona buona. Persona cara a noi tutti canottieri della Cala. Che la terra ti sia lieve Giovannuzzu”. Emmeci_vi, ricorda: “Caro Gianni… non posso crederci ancora ieri sono tornata da fuori e sono corsa sperando fosse falso. Anni dei tuoi sfottò che ero sempre di corsa all’allenamento, ma il tuo sguardo è le tue chiacchiere sempre attente verso ognuno di noi. Un sorriso sempre al sole. Come ci mancherai Gianni. Sei morto da uomo libero che eri! Pace alla tua anima. Continua a nuotate nel cielo e lascia noi nelle nostre prigioni di muri e schemi”.

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