Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

La notte di Capodanno attenzione a cani e gatti: «Ecco come proteggerli dai botti»

La notte di Capodanno è vicina, ma attenzione a cani e gatti: "Ecco come proteggerli dai botti"

La festa di Capodanno può trasformarsi in un incubo per i nostri amici a quattro zampe. Mentre si brinda e si festeggia, i cani e i gatti, terrorizzati dallo scoppio dei botti, vivono momenti di grande paura e possono mettere a repentaglio la loro vita, fuggendo istintivamente alla ricerca di un rifugio. Lo spiega Francesco Francaviglia, dirigente medico veterinario Asp. “Quella dei botti è una paura atavica del cane che risiede nelle sue potenzialità istintive più profonde – spiega Francaviglia -. Lui sente di doversi proteggere dagli eventi improvvisi e sconosciuti. La paura non è una patologia ma un meccanismo di difesa che ha permesso al cane di sopravvivere in natura negli ultimi 40 mila anni. Un’esplosione improvvisa e fragorosa lo induce a proteggere se stesso. Ci sono animali che soffrono di più e altri meno – continua il medico veterinario - perché nel tempo l’uomo ha cercato di ridurre questo istinto di difesa nel cane, sopratutto quando questo serve nelle attività di caccia o in guerra. Il cane in queste situazioni non può avere paura delle esplosioni”. E dall’esperto arrivano anche suggerimenti alle famiglie che in casa hanno un cane. “Se è abituato a stare sempre con voi, non lasciatelo solo la notte di Capodanno e confortatelo ma ci sono cani che si sentono più protetti nel loro rifugio abituale. Alcuni scappano e cercano un angolo, il più piccolo e il più buio per ripararsi da quella che loro vivono come una minaccia. Un cane che si trova fuori dal suo ambiente abituale, dalla sua cuccia – continua - se viene colto all’improvviso dal forte rumore, fugge senza senza alcun controllo di se stesso, finendo sotto le ruote di un’automobile in corsa, come spesso è accaduto. Evitiamo i botti, non ci divertiamo se consideriamo che facciamo male ai nostri migliori amici, perché il cane è davvero il miglior amico dell’uomo”. Anche Giusy Caldo dell’associazione animalista Ada suggerisce a chi ha in casa un animale, di proteggerli chiudendo bene porte e finestre così da attutire gli scoppi dei botti. “Nelle vie del centro storico sparare i botti è un rituale diffuso – dice l’animalista – e non solo petardi. Abbiamo trovato dei bossoli in via Alloro. Se non potete portarli con voi e loro rimarranno a casa da soli, lasciate accesa una musica in sottofondo o date loro integratori omeopatici, sotto consiglio del veterinario, per diminuire il senso di paura. Ricordo alle referenti dei cani che vivono nei quartieri e a chi gestisce le colonie feline, di mettere in sicurezza gli animali per evitare che fuggano per la paura mettendo a repentaglio la loro vita”.

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