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National Geographic: Palermo tra i luoghi ideali per lo smart working. Ma sul sito una foto di... Firenze

La cattedrale di Palermo

I cinque migliori posti dove lavorare da remoto? Nella classifica stilata dal magazine National Geographic nella versione destinata al Regno Unito, c'è Palermo. Il capoluogo siciliano è in cima alla lista, prima di un elenco che comprende anche Bali, Lima, Città del Capo ed Antigua. Un motivo di orgoglio per la Sicilia.

La motivazione del National Geographic

«Con uno stile di vita sano e rilassato, il caldo clima mediterraneo e un costo della vita inferiore rispetto alla maggior parte del Regno Unito, la scintillante capitale della Sicilia, Palermo, offre ai giovani professionisti una vera fetta della dolce vita», si legge nella motivazione.

Ma non solo. Nella descrizione di Palermo, si parla della città come fiorente dal punto di vista culturale. «I professionisti possono sedersi, lavorare e guardare il mondo che passa in una delle tante magnifiche piazze della città, circondate da caffè, venditori ambulanti e boutique adatti ai laptop. Durante la pausa pranzo, passeggiare per le strade storiche è come salire su un palcoscenico: strette viuzze simili a suq sono piene di cupole arabe, facciate barocche decorative e luminosi mosaici bizantini che raccontano il passato a scacchi e multiculturale della città».

Una menzione particolare va alla Vucciria, «che è il posto migliore per assaggiare le prelibatezze siciliane locali, tra cui arancine ripiene di carne, cannoli e pasta alla norma (ricca pasta con verdure e formaggio). Un calendario culturale all'avanguardia e una frizzante vita notturna portano ulteriore dinamismo alla città e tanto divertimento nei fine settimana».

Palermo e la foto sbagliata

Sfogliando il magazine, sempre nella versione inglese, ricercando la parola «Palermo» sul portale di National Geographic non si può non notare, però, un errore in un vecchio articolo, una scheda della città. «An atmospheric side street, Palermo» è la didascalia di una fotografia della fotoreporter Laura Holt, che dovrebbe descrivere una strada «d'atmosfera» del capoluogo siciliano. Peccato che la foto inserita ritragga uno scorcio di Firenze.

La foto di Firenze indicata erroneamente dal National Geografich per descrivere Palermo

L'articolo, che racconta le bellezze, ma non solo, di Palermo, tra monumenti, mercati, cibi da strada, folklore, è stato inserito nel dicembre del 2017 e ha subito due aggiornamenti, uno nel 2019 e un altro nel 2021. Ma la foto resta ancora lì. Non è l'unica imprecisione dell'importantissimo magazine socio-turistico, come spiega a Gds.it l'esperto di storia siciliana Marco Grosso.

«L'autore dell'articolo scrive che la Cattedrale di Palermo si trova in una piana disseminata di palme. Probabilmente l'autore si sarà confuso con Villa Bonanno - afferma Grosso -. Inoltre dentro la Cattedrale non ci sono mosaici. Gli interni sono stati rimaneggiati dall'architetto Ferdinando Fuga, rifacimenti legati al progetto della grande cupola, e che si conclusero nell'800. Ma già da prima dell'intervento del Fuga non vi sono notizie dei mosaici».

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