È morto a 73 anni Pippo Ferrotti. Fu ideatore e organizzatore, assieme al fratello gemello Pietro, delle Ferrottiadi, una grande manifestazione sportiva che tenne banco a Palermo per tanto tempo a partire dalle metà degli anni Settanta. Amante del mare, nel 1984 fu tra i fondatori del Clubino del mare, noto circolo di Mondello, la spiaggia dei palermitani. Giuseppe Ferrotti - per tutti Pippo - fu il primo presidente del Clubino. Lo sport, il mare, ma non solo. Successivamente Ferrotti fu per un ventennio circa il patron dell'agenzia di modelle e hostess Life Italia e in questa veste organizzatore di diversi concorsi di bellezza. Lasciò il suo lavoro al Banco di Roma per dedicarsi esclusivamente all'agenzia, con la quale si tolse grandi soddisfazioni, portando le sue hostess ai più grandi eventi organizzati a Palermo e anche altrove. A dare l'annuncio della morte con un post su Facebook è stata la moglie, Vivetta Cammarata. «Cari amici di Pippo - ha scritto sul profilo del marito - oggi sono in grado soltanto di versare lacrime. Lo sto facendo soltanto perché so a quanti di voi teneva molto e lo sto facendo contrariamente ad alcune mie convinzioni riguardanti l’utilizzo di fb per cose così tremende e delicate. Lo abbiamo perso ed io sono morta con lui. La nostra vita insieme è stata meravigliosa, avevamo appena festeggiato 46 anni di matrimonio… una vita.. troppo lunga e intensa perché sia accettabile andare avanti… Era una bella persona con qualità infinite ma non sono qui a fare un elogio ma per ricordarlo a coloro che lo hanno amato». Immediati i messaggi di cordoglio. Tanti gli sportivi, numerose anche le modelle che ricordano il caro Pippo. Ferrotti è morto all'improvviso nel pomeriggio di ieri, 7 novembre, colpito da un infarto mentre si trovava a casa. La moglie non era con lui. La signora Vivetta nei giorni scorsi è stata vittima di un incidente stradale e si trovava in clinica, alla Karol, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Non avendo notizie del marito, che non rispondeva al telefono, assieme ai familiari ha deciso di mandare i vigili del fuoco a casa, in via Autonomia Siciliana, a Palermo. I vigili sono saliti fino all'appartamento al quinto piano con la scala. Pippo era già privo di vita. Niente lasciava presagire la morte. Pippo Ferrotti era un uomo molto attivo, con la sua nuova bicicletta di tungsteno usciva con costanza e faceva passeggiate anche di 80 chilometri. Spesso saliva a Monte Pellegrino, a contemplare dall'alto la città. Amava lo sport anche adesso, andava spesso per mare, in barca a vela o in katamarano. Per i funerali si attenderà che la moglie esca dalla clinica. Il suo nome è legato a un pezzo della storia di Palermo. «La nostra - ricorda il fratello Pietro - era una generazione che negli anni Settanta, il periodo post-sessantottino, cercava di organizzare qualcosa di diverso in una città in cui c'erano poche possibilità per divertirsi, al di là delle prime discoteche». Nacquero così le Ferrottiadi, una sorta di Olimpiade dei giovani palermitani. La prima edizione si tenne nel 1974, poi a poco a poco la manifestazione divenne una kermesse gigantesca. Ogni squadra era formata anche da più di 200 atleti e in qualche edizione si arrivarono a coinvolgere anche quattromila giovani, tutti non professionisti, specie nei primi anni. Poi si acconsentì ad introdurre un atleta professionista per squadra. «Non era solo una competizione sportiva - continua Pietro - ma una grande occasione di socialità. Ogni sera, al termine delle gare, si tenevano megafeste, anche in spiaggia. La manifestazione estiva durava tre mesi. E d’inverno organizzammo anche le Ferrottiadi sulla neve, a Piano Battaglia, dove nelle poche ville dei nostri amici si andava a dormire in tantissimi». Gare di sci, il primo slalom parallelo delle Madonie, anche di bob («Telefonammo a Cervinia per avere dei bob - ricorda Pietro Ferrotti - e quelli pensarono che cercassimo dei bob nautici, volevano darci un altro numero di telefono. Non pensavano fosse possibile organizzare delle gare di bob a Palermo») e poi il rally delle slitte, nel quale si cimentavano i campioni dell'epoca dell'automobilismo siciliano. Pippo e Pietro Ferrotti erano il motore della manifestazione, che coinvolse sponsor di tutti i tipi, persino la Coca-Cola. Forte di quella esperienza, Pippo Ferrotti negli anni Novanta creò la Life Italia, un'agenzia molto nota a Palermo e in Sicilia, ma che in almeno un'occasione fece parlare di sé in tutto il mondo. Era il 1997 e Palermo era la sede delle Universiadi. Una manifestazione internazionale che per il servizio di accoglienza degli ospiti non poteva non rivolgersi alla Life Italia. Fra i tanti, la sera dell'inaugurazione, c'era anche il principe Alberto di Monaco, al quale una delle ragazze dell'agenzia riuscì a strappare una foto (oggi si direbbe un selfie). A quel punto verità e mito, come si direbbe di un poema classico, si mescolano. Il principe avrebbe chiesto alla hostess il numero di telefono e l'avrebbe invitata a Montecarlo, dove la ventenne palermitana si sarebbe poi recata. Fatti che oggi fanno sorridere. Allora no, Pippo Ferrotti non la prese così bene. Basta googolare il suo nome per leggere che la giovane hostess fu licenziata per il suo comportamento poco... «ufficiale». Qui sotto il post della moglie.