Una testimonianza in prima persona di chi fa cronaca quotidiana scrivendo della malavita organizzata, di mafia e criminalità mettendo a rischio la propria vita. Un giornalismo che riscopre il senso alto di una professione e che apre uno squarcio sulla possibilità di raccontare una verità scomoda. È questo il fil-rouge di «Coraggio a 360° - Un esempio per i giovani» 2021. I finalisti del concorso hanno partecipato oggi, nella sala Martorana di palazzo Comitini, a «Raccontare il Coraggio - Il coraggio di Raccontare», sezione del progetto Coraggio a 360° promosso dalla Città Metropolitana di Palermo. L’incontro ha offerto ai giovani studenti una opportunità di conoscenza e approfondire con giornalisti storie di coraggio. Ma anche per riaffermare il concetto che dietro la buona comunicazione c’è un buon lavoro. Quello dei giornalisti. I lavori sono stati aperti dal sindaco metropolitano, Leoluca Orlando che ha sottolineato che «il coraggio è l’alternativa alla paura e la paura si combatte con la cura. Io ho paura, ma se ho cura di me e degli altri, mi libero dalla paura». Nel corso dell’incontro mattutino si sono alternati al microfono, i giornalisti Emanuele Giordana, saggista e docente di giornalismo; Rino Cascio, capo redattore RAI Sicilia, Luciana Esposito, fondatrice di Napoli.it, Vittorio Corradino, già presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia eMarco Romano, direttore del Giornale di Sicilia, che ha moderato l'incontro.