Il valore dei borghi, la memoria delle borgate. Sembra un gioco di parole il titolo del convegno, “Borghi e Borgate – La Sicilia riqualificata”, promosso da Confartigianato Turismo e spettacolo e Cialoma Eventi, per parlare della riscatto della nostra Isola.
Ma così non è.
In realtà è un titolo che è stato studiato e fortemente voluto per riuscire a trasmettere agli ospiti del convegno, l’importanza, il ruolo fondamentale e prioritario che hanno i borghi della Sicilia e le borgate, con uno sguardo particolare a quelle marinare, per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.
E il compito è affidato ai relatori che prenderanno parte al convegno. L’appuntamento è per domani alle 10.30, all’interno di Expocook (padiglione 4, sala conference B), la più grande fiera di settore del Sud Italia.
Spetterà a loro, attraverso la testimonianza dei luoghi dove vivono, si impegnano e lavorano, passare dalle parole ai fatti. Far toccare con mano evoluzioni, crescita e risorse.
E se Petralia Soprana, in provincia di Palermo, è il Borgo più bello d'Italia 2019, questo deve far riflettere. Ma ciò che deve far riflettere ancor di più, è un dato: su sei edizioni del concorso nazionale promosso dall'associazione "I Borghi Più Belli d'Italia" in collaborazione con la trasmissione di Rai3 "Alle falde del Kilimangiaro", la Sicilia ha conquistato il podio per ben quattro volte: nel 2014 ha vinto Gangi, nel 2015 Montalbano Elicona e nel 2016 Sambuca di Sicilia. Con il comune madonita, in testa nel 2019, non si può non guardare, osservare e analizzare i buoni risultati che la Sicilia sta raccogliendo grazie al lavoro svolto negli anni nella conservazione e valorizzazione dei piccoli centri dei Comuni nascosti.
Se un altro esempio va fatto, si può far rotta nell’agrigentino, a Favara.
Dove nel 2010 è nato il primo parco turistico culturale costruito in Sicilia, una galleria d'arte e residenza per artisti.
Lo scopo principale di questo progetto è quello di recuperare tutto il centro storico di Favara e trasformare il paese nella seconda attrazione turistica della provincia di Agrigento dopo la Valle dei Templi. I tre luoghi che hanno ispirato questo progetto sono: il Palais de Tokyo di Parigi, sede della cultura contemporanea ed anche luogo di intrattenimento; Marrakech, piazza principale del Marocco, luogo alquanto suggestivo e ricco di intrattenimento e ristoro; il mercato di Camden Town, dove comprare oggetti di qualsiasi tipo e mangiare cibo di qualsiasi parte del mondo.
E Palermo, sede del congresso, non può raccontare la sua di storia, di tradizione. Quella delle borgate marinare. Il mare come viaggio ed approdo, il mare come ritorno da luoghi visitati, luoghi della memoria, delle emozioni. Il mare come incontro tra paesi che solcandolo scambiano le loro diversità o le loro consuetudini, il mare come luogo di conoscenza ed infine il mare come porto di economie e sviluppo.
Oggi sempre più l’attenzione è diretta alla riqualificazione e rivalutazione delle borgate marinare che rappresentano un’identità storica di notevole rilievo. Bacino di antiche tradizioni popolari e marinare oggi la Borgata Marinara è ricercata per la qualità della proposta offerta. La Borgata rappresenta un punto di partenza dove poter sviluppare nuove attività legate al turismo che creano un indotto socio-economico rilevante.
Il convegno vuole essere un momento di incontro, di scambio, di confronto e di crescita. Partendo dai successi, da ciò che è stato fatto, per fare fronte comune, coinvolgendo anche le istituzioni, con un obiettivo unico e nobile: il fare sempre di più, la crescita, lo sviluppo della terra in cui viviamo.
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