“I bambini con diabete possono stare a scuola senza alcun disagio né pericolo, al pari di qualsiasi altro bambino. Grazie alle nuove tecnologie, che in Sicilia funzionano benissimo, l’integrazione è perfetta”: Vincenzo Provenzano, primario del reparto di Diabetologia di Partinico e presidente nazionale della Simdo, società italiana diabete e metabolismo, illustra le procedure che avrebbero consentito al piccolo di Reggio Emilia di non essere rifiutato dall’asilo in cui i genitori volevano iscriverlo.
Il caso del bimbo di due anni e mezzo di Reggio Emilia, pur con le precisazioni arrivate dalla scuola, ha creato scalpore ma in Sicilia non si sarebbe verificato: “Grazie ai nuovi microinfusori e alle più recenti tecnologie i bambini diabetici trasmettono i dati sui livelli di insulina direttamente ai genitori a casa. Dunque la famiglia, al pari dell’insegnante, può tenere la situazione sotto controllo senza alcun rischio. In più queste moderne tecnologie permettono di regolare i livelli di insulina automaticamente anche dopo che il piccolo ha mangiato” ha illustrato Provenzano dal congresso di Berlino, dove i principali medici del settore stanno affrontando proprio queste tematiche.
In Sicilia queste nuove tecnologie vengono impiantate su adulti e bambini con grande regolarità e assicurano una vita normale. E il reparto di Partinico è il centro di riferimento regionale per queste terapie. Provenzano precisa anche che “un protocollo nazionale prevede che agli insegnanti venga fatto un corso di aggiornamento di un mese che permette loro di avere tutte le nozioni necessarie per intervenire a supporto del bambino diabetico per le necessità che potrebbero presentarsi. Sono corsi molto semplici che vengono fatti regolarmente e permettono di agire con la massima tranquillità”.
Lo spirito delle norme in materia di diabete dei bambini è proprio quello di evitare discriminazioni, che a loro volta provocano poi stress ai piccoli: “La Simdo – ha concluso Provenzano - nel condannare tali eventi, che aggravano lo stress dei bambini con diabete, auspica la creazione di un tavolo tecnico presso il ministero della Salute affinché vengano risolte le problematiche inerenti l’inserimento dei bambini diabetici a scuola in maniera efficace e sicura”.