Uno sportello di ascolto per studenti, docenti e famiglie, laboratori di cittadinanza, supporto allo studio e per l’uso corretto dei nuovi media ma anche la riqualificazione di spazi del territorio da consegnare al quartiere. Sono questi i punti saldi di “Liberi di crescere”, un progetto finanziato dal Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e promosso dall’Impresa sociale con i bambini. L’associazione antimafia Libera che ha ideato il progetto, grazie alle sue varie diramazioni in territorio nazionale, ha concentrato gli interventi in dodici scuole di cinque città: Torino, Genova, Salerno, Palermo e Messina. Nel capoluogo siciliano le scuole interessate sono, in particolare, l’istituto comprensivo Falcone con sede nel quartiere Zen e l’Ipssar Francesco Paolo Cascino di via Fattori (quartiere San Lorenzo). “La motivazione di questa scelta – spiega Eliana Messineo, responsabile del progetto per Libera Palermo – risiede nel fatto che molti degli studenti della scuola Falcone che decidono di continuare gli studi scelgono la scuola Cascino. Per noi, infatti, è importante fondare il percorso educativo sulla continuità”. Il progetto, la cui durata sarà quadriennale, è stato presentato ad alcune classi dell’Alberghiero di San Lorenzo. Fra le altre attività mattutine e pomeridiane, promosse da questa sinergica collaborazione fra l’associazione antimafia e la scuola, è prevista la cogestione delle aule in compresenza con i docenti, laboratori di autoanalisi sui bisogni e i desideri dei ragazzi, laboratori per riflettere su tematiche antimafia e di cittadinanza e, ancora, incontri per imparare a usare proficuamente le nuove tecnologie e i nuovi media. Fulcro del progetto sarà lo sportello di ascolto e accompagnamento curato settimanalmente da Girolamo Di Giovanni, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Libera Palermo. “Non sono uno stregone o un guru – ha detto ai ragazzi riuniti in aula Magna per la presentazione del progetto-. Voglio semplicemente sappiate che, nella stanza messa a disposizione dalla scuola per i nostri incontri, sarà possibile parlare e provare a dare risposte ai vostri tanti perché”. “Liberi di crescere” si pone anche un obiettivo da realizzare concretamente nel territorio, che consiste nel far riqualificare agli studenti uno spazio abbandonato nei pressi della scuola e in cui far realizzare, successivamente, momenti ludici e ricreativi. “Si tratta di un progetto fondamentale per scuole con utenza a rischio come la nostra – commenta Lucia Assunta Ievolella, dirigente scolastico dell’istituto Cascino -. I tanti obiettivi prefissati in favore di studenti e territorio sono molto importanti per ridare ai ragazzi una speranza per il futuro e, forse ancora di più, un senso di appartenenza ai luoghi e alle istituzioni. Questo è il primo antidoto contro la trappola sempre in agguato della mentalità mafiosa”.