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Quando la "capanna" diventa villa al mare, al via la stagione a Mondello

PALERMO. Interminabili partite a burraco, dormire sotto il sole, discussioni politiche e confidenze romantiche: tutto si svolge attorno ad una cabina. Per alcuni è un surrogato della villa al mare, per altri lo spazio vivibile per un momento di relax. C’è anche chi la “arreda”, la rende “casa”, almeno per tre mesi l’anno.

Amata o vituperata, desiderata oppure osteggiata, la “cabina” di Mondello fa comunque parte della storia della borgata e di chi la frequenta in estate, tanto che esiste anche chi a gran voce chiede che venga inserita nel patrimonio immateriale dell’Unesco, e chi, come il giovane regista Giovanni Totaro, l’ha fatta diventare protagonista di un film che è in fase di montaggio.

Insomma per la “cabina” o “capanna” - il termine cambia a seconda dell’età di chi la abita - la stagione inizia domani e continuerà fino al 15 settembre.

Le cabine, dunque: chi le ama e chi le detesta. Nel corso degli anni sono molto diminuite come numero ma sono in tanti a chiederne la disponibilità. Ma Mondello non è soltanto mare, sole, spiaggia, super Santos e pattino: è anche “pasta col forno”, “pollanca” e granita, l’irrinunciabile ciambella o il cocco gridato ai quattro venti dal venditore pittoresco: per un’immersione a 360 gradi nella Mondello/Experience, la Italo Belga e San Lorenzo Mercato stanno preparando per venerdì 23 giugno, una festa gastronomica tra ricordi, storie, sapori e una spolverata di benedetta palermitanità.

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