Palermo

Giovedì 21 Novembre 2024

Palermo in home page su The Guardian: la capitale di mafia diventa quella della cultura

PALERMO. Dalle stragi di Capaci e via d'Amelio alla proclamazione di Capitale della Cultura 2018. E' un viaggio indietro e avanti nel tempo quello con cui oggi il The Guardian - il quotidiano britannico di Manchester - celebra la "Resurrezione di Palermo". Al capoluogo siciliano e alla sua voglia di riscatto e rigenerazione è dedicato un ampio articolo che, attraverso immagini e scatti storici, vengono raccontate tutte le fasi principali della storia palermitana: dal baratro mafioso degli anni 90 - definito "punto di non ritorno" - alla ripresa lenta ma costante della città. Ripresa che, secondo il quotidiano, viene testimoniata non solo dalla conquista del titolo di "Capitale della Cultura", ma anche dalla rinascita dal punto di vista architettonico. Il riferimento - neanche troppo velato - è anche all'attuale amministrazione comunale. Il quotidiano, infatti, cita il sindaco Leoluca Orlando descrivendolo come uno dei più noti sindaci d'Italia, "a cui in parte va il merito questo cambiamento", ma anche il professore Maurizio Carta, docente di Urbanistica dell'Università di Palermo. "Dopo "il sacco di Palermo" - scrive il The Guardian - adesso la città respira e riprende forma grazie a piazze e spazi versi restituiti ai cittadini, alla nascita di parco giochi in campi sequestrati alla mafia, al Giardino della Memoria nella "conca d'oro sottratta al cemento", alle aree pedonali prima vittime di parcheggi illegali". "Molti pensavano Palermo aveva raggiunto un punto di non ritorno, ma la sua capacità di riprendersi dalla crisi è diventato un marchio di fabbrica di una città che è stata invasa più spesso di qualsiasi altro nel Mediterraneo", scrive il The Guardian, parlando anche di alcuni dei protagonisti di questo cambiamento. Tuttavia, dice ancora il quotidiano "Palermo ha ancora una lunga strada da percorrere. La mafia controlla ancora alcune aziende; i giovani faticano a trovare lavoro; le periferie rimangono povere. Alcune persone dicono di Palermo si trova ora in una sorta di purgatorio, ancora da espiare tutti i suoi peccati".

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