PALERMO. “E' il momento più atteso della settimana, appena mi vedono mi chiedono di entrare in aula e a volte dimenticano anche la ricreazione”. Non ci sono tablet o giochi di ultima generazione dietro queste parole che descrivono il comportamento entusiasta di alcuni bambini di una scuola elementare di Palermo. A renderli così felici e impazienti c'è invece quella che potrebbe sembrare un'impresa ardua: una lezione di yoga. E' ciò che accade nell'istituto comprensivo statale "Rita Levi Montalcini" di Borgo Nuovo dove la maestra Ilenia Romeo, con la collaborazione di preside e colleghe, ha avviato con successo il progetto “Yogando con le emozioni”, sostituendo la classica ora di educazione fisica in un momento di meditazione a misura di bambino. Tutto ovviamente viene svolto sotto forma di gioco e la lezione si trasforma così in un momento ludico-educativo di estremo divertimento, ma anche di crescita per i più piccoli. “Già da alcuni anni avevo iniziato a sperimentare i benefici delle pratiche yoga con gli alunni delle mie classi – racconta l'insegnante – Per questo motivo la scuola ha deciso di sperimentare per due settimane le “classi aperte” che si concludono proprio oggi, dando l'opportunità anche agli altri bambini della scuola di partecipare alle mie lezioni. E il risultato è stato sorprendente”. Parliamo di bambini della scuola dell'infanzia e primaria che rientrano nella fascia d'età tra i 5 e gli 11 anni. “Lo yoga per bambini diventa un naturale completamento dell'azione educativa – spiega la maestra - perché facilita l'acquisizione di competenze trasversali, prendendo in considerazione tutte le sfere di sviluppo del bambino: fisico, mentale ed emozionale”. La meditazione (chiamata “gioco del respiro”) riesce a calmare le loro ansie, fa riconoscere e accettare la tristezza, rafforza l’autostima, libera l’immaginazione e insegna come non agire con la rabbia e richiamare i momenti di serenità, aiutandoli a crescere equilibrati ed armoniosi. Ma come si svolge una lezione di yoga per bimbi? “Si comincia con l'invito a togliere le scarpe per recuperare il contatto con il suolo e per lasciare fuori dallo spazio della pratica tutto ciò che ci accompagna nella quotidianità, scoprendo di essere sempre nuovi”. Dopo i giochi di riscaldamento, iniziano gli esercizi di consapevolezza del respiro che consentono di ottenere un pieno e profondo rilassamento e connessione con il sé. Anche questa fase viene svolta in modo giocosa. “I bambini provano le posizioni yoga (dette asana) imitando animali e oggetti che fanno parte del mondo reale, come il ponte, il gatto, l'albero, il pesce - aggiunge l'insegnante - Si creano quindi sequenze con la musica, per giungere poi alla parte finale dove si torna al respiro: la voce dell'insegnante conduce i bambini in un viaggio dentro il loro corpo per esplorare i cambiamenti avvenuti durante la pratica e per cedere le tensioni e le preoccupazioni in cambio di una sensazione di benessere”.