PALERMO. Se Picasso fosse stato ancora vivo e avesse promosso una linea di magliette con i suoi quadri avrebbe fatto, di sicuro, successo. Una considerazione intellettualmente «blasfema» ma vera nel mondo della moda, quell’arte che i più sensibili sfoggiano nel proprio quotidiano.
La commistione tra arte e moda avviene a doppio senso.
Non solo gli stilisti cercano ispirazione nelle opere d’arte ma gli stessi artisti non resistono alla tentazione di sconfinare nel fashion e lasciare la propria impronta. Francesco Anastasi è un pittore palermitano, conosciuto per i suoi quadri di ampio respiro che, al tratto netto e ai contorni marcati, frappongono un’esplosione di colori, chiazze profonde di blu, verdi, rossi e gialli che rendono riconoscibile il suo stile.
I soggetti sono marinari, naturali, volti e personaggi che raccontano storie e vissuti ed anche semplici sentito dire. Hanno radici nella realtà vista attraverso il filtro della fantasia del pittore. Un capriccio che si è concesso tre anni fa e che adesso sta diventando un vero progetto moda è di trasferire le sue opere su borse di ecopelle e nappa.
«L’idea è nata per voglia di comunicazione, per una diversa visibilità e anche solo per curiosità – spiega Anastasi - Perché l'artista esprime la sua arte attraverso tutti mezzi di comunicazione visto che la cosa più importante è trasmettere un messaggio. L’arte si ama e non la si può inventare. Ho affidato le prime creazioni ad una boutique di Taormina per raggiungere anche un pubblico internazionale e ottenendo un buon successo. Per questo ho in programma un progetto di arte e moda con abiti che saranno pezzi da collezione».
Dalla pittura alla ceramica, tra i nomi più popolari e longevi di Palermo c’è Nino Parrucca. Finora la sua arte aveva coinvolto quasi tutto ciò che si può trovare in una casa, dalla tazzina ai tavoli da giardino, così caratteristici con le sue mattonelle colorate. Da pochissimo, il maestro Parrucca ha debuttato nel mondo degli accessori per la persona.
«Quella rilasciata nelle scorse settimane è una linea ancora in fase sperimentale – racconta - che stiamo continuando a testare, variando le componenti e le possibilità disponibili. A partire da domani usciranno dal forno nuovi elementi come pale di fichi d’India, carrettino siciliano, cannolo siciliano, nuove teste di Moro e di Paladino, Orlando, Rinaldo, Angelica per dar vita ad una collezione che urla ”Sicilia” a gran voce con i colori e le tonalità tipiche».
Gli elementi in ceramica sono uniti a corallo, perle, onice, agata e ad altre pietre semi-preziose e non, montate in argento 925 in orecchini, collane e bracciali. Tra le prime creazioni una collana con perle scaramazze e pesce di ceramica, su filo di agata blu, una farfalla con ramo di corallo di Torre del greco, montata in argento 925 placcato oro, su 10 fili di onice liscio e sfaccettato, oppure montata con perle di fiume su filo di quarzo multicolor, quarzo grezzo e quarzo rosa.
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