PALERMO. I commenti audio in siciliano caratterizzano Occultus, cabala mediterranea, disponibile da qualche settimana nei negozi Game Stop, su Adventure Planet.it e su Amazon. Prodotto a Palermo da Luca Alba, Paolo Gallo e Filippo M. Vela, con la preziosa collaborazione grafica di Giuseppe Di Girolamo, il videogioco punta e clicca si dipana tra Qanat, vicoletti stretti e sontuose ville Liberty alla scoperta di messaggi occulti attraverso sessanta scene, una ventina di mini giochi rompicapo integrati nella storia e undici schermate a oggetti nascosti.
Il gruppo palermitano, nato nel 2012, ha realizzato un primo progetto con un advergame Loacker. «L’incontro con Giuseppe Di Girolamo, 2D digital artist, ci ha invogliati a ricercare uno stile grafico che ci consentisse di unire le nostre competenze in ambito di grafica 3d, con il gusto della grafica pittorica - racconta Filippo Vela - Abbiamo quindi trovato il supporto di Ivan Venturi, publisher bolognese, che ha creduto nelle nostre potenzialità presentando i nostri videogiochi a San Francisco, in occasione di una fiera di settore.
Nello stesso periodo abbiamo sviluppato e rilasciato FlareStar un gioco per utenti non vedenti al quale siamo molto legati, un’avventura basata unicamente sul sonoro. La svolta è arrivata qualche mese dopo, con Occultus, la cui storia è nata da spunti della nostra tradizione, ma è stata interamente sviluppata come trama originale e fantastica, senza alcuna ambizione o velleità letteraria, con un pizzico di magia e di mistero».
La vicenda inizia con l’arrivo di una inquietante missiva del nonno del protagonista, anziano antiquario che vive a Palermo, la quale accenna ad un'antica maledizione di famiglia, una vicenda oscura e ormai dimenticata. Nella lettera, l’invito urgente a recarsi a Palermo, portando con sé una misteriosa chiave contenuta nella busta. Una volta in Sicilia, un’indagine condurrà il giocatore attraverso i misteri di una città in cui nulla è ciò che sembra e arcane volontà muovono i fili di personaggi inquietanti.
«Essendo un piccolo gruppo non potevamo, di certo, ricostruire fedelmente la città, abbiamo però usato elementi caratterizzanti, dai colori contrastanti di intensi cieli azzurri e architetture in tufo, ai tipici mercati rionali, dai Qanat alle ville Liberty, fino alla caratterizzazione di alcuni personaggi. - continua Vela - Ma la più bella sorpresa nel corso di questa fantastica esperienza di lavoro è stata la notizia di aver suscitato l’interesse da parte di due rinomati publisher: Big Fish e Microids, che cureranno la distribuzione del prodotto sul mercato internazionale. Questo ci ha spinti a riconsiderare lo sviluppo dell’intero progetto, che, come già detto avevamo iniziato per piattaforme mobile, anche per il mercato PC/Mac».
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