PALERMO. È il primo intervento di questo tipo che si fa in Italia. E quando sarà completato, domani mattina, permetterà a un paziente sessantenne di avere una vita normale malgrado la grave forma di diabete e l'insufficienza delle vecchie cure.
È un passo pionieristico quello che verrà compiuto all'ospedale di Partinico.
Per questo intervento arriverà un team di esperti dalla Germania: collaboreranno con il centro regionale di riferimento nella cura del diabete, diretto da Vincenzo Provenzano: «L'intervento - spiega Provenzano - consiste nell'impianto su una persona con diabete mellito, insulinodipendente, di un sistema di infusione di insulina con micro pompa con rilascio in sede peritoneale». Verrà impiantato nell' addome del paziente un dispositivo che funzionerà come un normale pancreas e permetterà una regolare produzione di insulina:
«Imiteremo ciò che fa madre natura. Il sistema Diaport permetterà il rilascio di insulina direttamente nel sistema peritoneale come avviene nelle persone non diabetiche, in maniera assolutamente fisiologica. È una terapia che sempre più ci avvicina al pancreas artificiale completo» sintetizza Provenzano.
Una volta impiantato questo dispositivo, il paziente non assumerà più l'insulina con l'iniezione ma attraverso una piccola pompa la inietterà nel microinfusore:
«Nei pazienti più gravi - spiega Provenzano - l' iniezione non permette un assorbimento completo dell' insulina e ciò può provocare pericolose crisi ipoglicemiche che hanno ripercussioni pesanti. Contro questi casi più gravi ora abbiamo un' arma in più». In alcuni ammalati si sono registrati anche casi di autole sionismo: tutti pericoli che la nuova tecnologia permetterà di superare.
Questa nuova procedura terapeutica è già presente in Germania, Francia e Russia e verrà applicata per la prima volta in Italia domani. In seguito verrà estesa alla Sardegna, che ha un altro centro di riferimento per il diabete. Il centro di Partinico è quello che in Italia conta già il maggior numero di pazienti trattati con microinfusori di altro tipo rispetto a questo di ultima generazione: «Ecco perché da questo punto di vista la sanità siciliana è la Cenerentola» aggiunge Provenzano.
Da qui l'opportunità di testare per prima il nuovo microinfusore:
«È una opportunità - conclude Provenzano possibile grazie alla grande disponibilità mostrata dall' Asp di Palermo, guidata da Antonino Candela, che non ha mai fatto mancare il sostegno al centro per il diabete».
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