PALERMO. I protocolli sanitari sono stati approvati, il corso di formazione è terminato e le squadre adesso sono pronte. Dovrebbero prendere il via da martedì i primi abbattimenti dei cinghiali sulle Madonie. Ad assicurarlo è il presidente dell’Ente Parco, Angelo Pizzuto: «Al rientro dalle feste natalizie, daremo il via al piano. Intanto, stiamo predisponendo un calendario settimanale di interventi per i prossimi mesi, con la mappa dei territori coinvolti». Questa volta dovrebbe essere quella buona. Con circa due mesi di ritardo (all’inizio si era parlato di fine ottobre), le prime squadre entreranno in azione da martedì 29 dicembre, a partire da due zone: Contrada Urgo a Cefalù e Contrada Casa Paratore a Castelbuono. Una decina gli operatori impegnati in questa tornata, tra guardie venatorie e agenti del Corpo forestale. Il piano, che prevede gli abbattimenti dei suidi selvatici in tutto il territorio che rientra all’interno del Parco delle Madonie, è stato richiesto a gran voce dai cittadini e dai Comuni dell’area protetta dopo il tragico caso di Salvatore Rinaudo, il pensionato morto lo scorso agosto dopo essere stato aggredito da un cinghiale nei monti sopra Cefalù; a cui seguì, pochi giorni dopo, l’approvazione all’Ars di una legge che ha dato il via libera agli interventi selettivi per il contenimento della specie. Approvato lo strumento legislativo, l’Ente Parco ha poi stilato un programma triennale per ridurre il numero di cinghiali nelle zone più vicine alla popolazione. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE