PALERMO. Fortemente voluta da Salvo Ficarra e Valentino Picone, la Onlus Maredolce nasce all’inizio del 2013, con l’intento di occuparsi di progetti benefici legati soprattutto ai minori. Le prime cifre, sono state raccolte in occasione dello spettacolo teatrale realizzato da Ficarra & Picone il 6 gennaio 2013 al teatro Al Massimo di Palermo. Il primo obiettivo, già realizzato e inaugurato l'11 maggio 2013, è stato la creazione di un’aula di ascolto per minori all’interno del Tribunale di Palermo. Il secondo obiettivo, raggiunto e inaugurato il 22 Gennaio 2014, è stato la creazione di una ludoteca all’interno dell’Ospedale dei Bambini di Palermo. A questo progetto hanno collaborato diverse aziende private del territorio locale e nazionale, fondamentali per il raggiungimento degli scopi preposti. Tra queste ricordiamo, la Giochi Preziosi che ha donato molti dei giocattoli presenti all’interno della struttura, la Biga srl, azienda palermitana di Ernesto Bisanti che ha fornito i banchetti e le sedie, la KSM che provvede al controllo della sicurezza, gli architetti Daniela Polizzi e Lillo Piscione, che hanno prestato la propria opera per la realizzazione dei locali, l’Università di Teramo, che ha fatto una raccolta tra i docenti e gli studenti della facoltà di Scienze della Comunicazione in occasione dell’inaugurazione da parte di Ficarra e Picone, dell’anno accademico, e ancora la PAM azienda palermitana che si è occupata dell’arredamento, l’Associazione ABIO che si preoccuperà dell’assistenza dei bambini all’interno della ludoteca. Le altre aziende nazionali ma anche internazionali coinvolte che hanno dato un notevole contributo, per policy aziendale preferiscono restare anonime. Un sostegno è arrivato anche dal Rotary Palermo, presieduto da Roberto Lanza che ha destinato un’importante somma alla Onlus e da Tickettando, Tramp Snc e RQS Spettacoli che hanno rinunciato ai loro utili per la serata benefica realizzata lo scorso 6 gennaio 2013 al teatro Al Massimo di Palermo. Caratteristica della ONLUS è quella di monitorare continuamente le opere realizzate, al fine di non rendere vani gli sforzi iniziali.