PALERMO. Cominceranno da gennaio 2016 le attività del “Center for Human Health Advanced Biotechnologies” (Chhab), il centro d’eccellenza di Palermo per le biotecnologie per la salute. Per quella data saranno già a disposizione la struttura realizzata all’interno della cittadella universitaria, le apparecchiature e i 39 allievi, tutti siciliani, che sono stati formati da 80 docenti e grazie alla collaborazione di circa 60 tra aziende e organismi di ricerca. Un lavoro di formazione da quasi 900 mila euro realizzato dall’Università e sviluppato con fondi ministeriali. Il Chhab sarà un centro unico in Europa per le biotecnologie, utili nella lotta contro il cancro, in grado di offrire una “filiera” completa: dalla sintesi dei materiali biotecnologici fino ai test in vivo. Compiti che saranno svolti dalle figure professionali formate che spaziano da quella dal biotecnologo al manager della ricerca. I risultati del progetto di formazione saranno presentati giovedì 14 e venerdì 15 maggio, dalle 10, all’Orto Botanico di Palermo, nel corso dell’evento “La formazione per il management della ricerca e la valorizzazione economica dei suoi risultati”. Interverranno, tra gli altri, il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, il Prof. Antonio Purpura, Assessore Regionale, il responsabile del progetto, Prof. Gioacchino Fazio, i più importanti enti di ricerca a livello nazionale e imprese del settore biomedicale. Nel Centro, gestito dall’Università di Palermo, sarà impegnato anche il personale formato nell’ambito del progetto al fine di produrre conoscenze di elevato valore tecnologico, protesi e supporti biomedicali da vendere a imprese, a centri di ricerca e innovazione sulla salute umana, ma anche a centri di bio-tech e di biomateriali, a strutture ospedaliere, a laboratori farmaceutici e ai centri di analisi. I manager, i commerciali e il personale tecnico specializzato (in genomica, proteomica, bioinformatica e spettrometria), con un’età compresa tra i 28 e i 33 anni, ai quali sono state assegnate borse di studio per la frequenza della formazione, hanno beneficiato di un periodo di training in importanti centri di ricerca e aziende di settore. Il loro compito sarà quello di valorizzare i risultati della ricerca e delle innovazioni introdotte e di confrontarsi con le domande delle imprese interpretandone le esigenze. “L’Università degli Studi di Palermo – dice Gioacchino Fazio, docente di Economia applicata e responsabile del progetto di formazione –oltre al ruolo primario e centrale di formatore e promotore della cultura, è ormai impegnata da tempo nel trasferimento dei risultati della ricerca al mercato per lo sviluppo del territorio e del suo tessuto imprenditoriale”.