Palermo, dall’insegnante al poliziotto: ecco chi riceverà il premio dedicato a padre Puglisi
PALERMO. È un riconoscimento che nasce per premiare coloro i quali si sono distinti, ognuno nel proprio settore professionale, con onestà e scelte di vita coraggiose. Il premio Internazionale Beato Padre Pino Puglisi, quest'anno giunto alla sua decima edizione, è dedicato ai bambini scomparsi e rapiti di ieri e di oggi. La manifestazione si svolgerà stasera al teatro Golden e tra un'esibizione canora e l'altra, tra poesie e momenti di ilarità, nomi noti ma anche tanta gente comune, scelta da un'apposita commissione, saranno insigniti del premio dedicato al sacerdote Padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia. «Ogni anno il premio è dedicato all'inviolabilità ed alla promozione dei diritti dei bambini, contro ogni sfruttamento e privazione della dignità umana» dice Padre Garau della parrocchia di San Paolo nel quartiere Borgonuovo, che organizza la manifestazione insieme all'associazione Jus Vitae. Riceveranno il premio quest'anno l'argentina Marina Reyes che, dopo una vita difficile, rimasta sola al mondo, decide di dedicare la sua vita all'insegnamento per dare sostegno alle classi disagiate. Molti i ragazzi di strada che hanno imparato a leggere e scrivere da Susana Reyes. Tra i premiati anche l'agente di polizia di Stato Alberto Mancini che in seguito allo sbarco dei profughi nell'operazione Mare Nostrum ha contratto l'infezione tubercolare latente, così come denunciato dalla segreteria regionale Sicilia del sindacato di polizia Consap; Andrea Marino, maresciallo dei carabinieri; Carlo Paris, direttore di Rai Sport, protagonista di numerose iniziative giornalistiche in cui ha legato racconto sportivo e sociale; la scrittrice Chiara Amirante, guarita miracolosamente da una malattia, ha fondato numerosi centri di recupero per tossicodipendenti, alcolisti, ragazze madri, bambini di strada, ex detenuti. Saranno premiati anche Giuseppe Mattina per i suoi progetti a tutela dell'infanzia e Raffaele Andreozzi, presidente dell'associazione «Il Raggio di sole di Scampia» che ha offerto a tanti ragazzi, che vivono in situazioni difficili, l'opportunità di uscire dal disagio attraverso a pratica del karate e del judo.