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Battaglie per il verde e lotta ai posteggiatori, le iniziative ai tempi del web

Giovani e non si organizzano su Facebook e portano avanti i loro impegni. Ma resistono le azioni tradizionali come dimostrano i numeri del Santa Chiara

PALERMO. Non c’è un’età media. Così come non c’è un ambito preciso. Di certo nei volontari, che animano gruppi su Facebook o che svolgono attività all’interno di centri sociali e oratori, c’è la voglia di migliorare la città in cui si vive. E questo lo si fa agendo in prima persona, scendendo per strada e lanciando un chiaro segnale anche alla collettività e alla pubblica amministrazione.
«Lì dove non arriva il pubblico, interviene il privato», un motto che negli ultimi mesi è risuonato più volte anche durante la trasmissione Ditelo a Rgs (sms al 335.8783600 o mail a [email protected]). A raccontare in diretta la propria esperienza sono stati direttamente quei cittadini che sono stati anche definiti “virtuosi”. Sono coloro che di fronte all’abbandono hanno preferito agire piuttosto che criticare soltanto. E sono così rinati, ad esempio, spazi un tempo adibiti a discarica. Ma non solo. Da un quartiere all’altro, diverse sono state le iniziative anche sul fronte dei parcheggi e del decoro.

Tutto questo porta ad un dato di fatto: il numero dei volontari a Palermo cresce. Un fenomeno che viene confermato sia sul fronte virtuale che su quello reale: dalle adesioni ai gruppi sui principali social network alle attività svolte all’interno di centri aggregativi. Ci si impegna sul fronte della pulizia, su quello della lotta ai posteggiatori abusivi, ma si sostengono anche le fasce più deboli attraverso attività di doposcuola. Una consapevolezza nuova che potrebbe stridere anche con il periodo di forte crisi, ma che in realtà vede molti non risparmiare le proprie forze per dare una mano alla città.

Sì, perché il privato che interviene in modo volontario riesce anche a raccogliere fondi nel quartiere per donare ad esempio un parco giochi ai più piccoli. Dove manca la presenza dell’amministrazione, sono i cittadini a prendere in mano rastrelli e paletta e pulire. Ma sono anche lì a vigilare per impedire il perpetrarsi di un pizzo particolare, quello dei posteggiatori abusivi.

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