PALERMO. Nel futuro prossimo la Sicilia potrebbe giocare le carte del riscatto tecnologico nei confronti dei grandi marchi che monopolizzano i mercati internazionali. Negli ultimi anni la nostra Isola si è distinta in modo particolare con diverse iniziative di start up, cioè nuove imprese di giovani che guardano al futuro confrontandosi con il mondo e offrendo servizi tecnologici innovativi e lungimiranti.
Adesso grazie a un giovane ingegnere meccatronico, Nino Lo Iacono, lo sviluppo potrebbe includere un nuovo canale produttivo manifatturiero affiancato ai servizi di rete. È in fase di decollo infatti la sua invenzione: Wib, acronimo di «warehouse in a box».
Un termine volutamente americano, teso a conquistare mercati lontani, che tradotto vuol dire «Magazzino in scatola». Il progetto, destinato al successo, consiste in una rivoluzione del concetto di vending, ovvero dei distributori automatici di bibite ed alimenti sempre più diffusi, dalle stazioni ferroviarie e metropolitane fino alle piazze e ai grandi centri commerciali.
Wib è un concentrato di tecnologia digitale e meccatronica, si compone di una struttura di pochi metri quadrati, dal design semplice e immediato, che al suo interno nasconde un cuore straordinariamente flessibile, in grado di commercializzare non solo piccoli prodotti alimentari, ma circa 200 referenze, grazie a moduli integrabili secondo le esigenze.
I primi test hanno già fatto guadagnare molti punti al progetto dell’ingegnere siciliano che la settimana scorsa ha avuto l’onore di una citazione d’eccellenza su Forbes, il magazine di economia e finanza più letto al mondo. La storia di Wib è davvero singolare. Tutto è cominciato nel 2010 quando, dopo una laurea in Ingegneria Meccatronica al Politecnico di Torino e un paio di anni presso il centro ricerche Fiat, Nino Lo Iacono ha avuto il coraggio di credere nelle proprie idee, rifiutando un interessante contratto da una società di consulenza internazionale per diventare un imprenditore.
«Non sapevo esattamente cosa fare, ma ho deciso che avrei creato il mio primo business in Sicilia, la mia terra - racconta Lo Iacono - che non rappresenta proprio l’ideale per impiantare un’attività di successo. Ma ho avuto la fortuna di incontrare il consorzio Arca, incubatore di imprese dell’Università di Palermo, che mi ha aiutato a far nascere la prima società di consulenza in meccatronica e automazione che successivamente ha creato Wib».
Anche per i finanziamenti è stata scelta la strada dell’innovazione. Infatti, l’anno scorso il progetto ha partecipato a una raccolta fondi privata sul portale siamosoci.com raccogliendo 649 mila euro in pochi giorni. Successo per l’idea anche negli eventi fieristici. E adesso paritranno le prime sperimentazioni sul territorio grazie all’interesse degli store di Coop Sicilia. Wib è in grado di gestire diversi prodotti, compresi i freschi e l’acquisto può avvenire direttamente sulla macchina o tramite un ordine effettuato dallo smartphone.
Selezionando da una mappa l’installazione Wib più vicina, si procede poi al ritiro 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Questa innovativa piattaforma di commercio ha una serie di innegabili vantaggi: l’acquisto è possibile a qualunque ora, comodamente da casa o dall’ufficio, certi di poter ritirare la spesa al passaggio dalla postazione più vicina, prima di rientrare a casa, evitando code inutili.
Interessante anche la possibilità di gestire da remoto tutti i parametri commerciali e tecnici, come ad esempio le promozioni di vendita, valutando le esigenze del mercato in tempo reale, utilizzando il display per veicolare messaggi diretti al consumatore. Una vera rivoluzione dello shopping in città sempre più frenetiche, dove il tempo per fermarsi a fare la spesa è sempre minore.
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