
“Ci sono diverse terapie interventistiche: ormai abbiamo preso molto dalla cardiochirurgia cercando di attuare procedure più accessibili e innovative come l’accesso percutaneo, arrivando a curare le valvole, a chiudere auricole o piccoli fori del cuore che prima si demandavano al cardiochirurgo. La cardiologia di oggi è quindi una cardiologia molto più interventistica e da qui l’importanza di questa edizione 2025 del congresso dove si è puntato alla conoscenza ed all’approfondimento di tecnologie e farmaci innovativi”. Così Sergio Fasullo, uno dei responsabili scientifici nonché direttore della UOC “Cardiologia Utic con emodinamica” dell’ospedale Ingrassia di Palermo, commenta il congresso di Cardiologia PHC 2025 appena conclusosi. Una tre giorni intensa, iniziata a Palazzo dei Normanni con una cerimonia inaugurale molto partecipata dagli addetti ai lavori ma anche dalle istituzioni politiche a livello regionale e comunale, e che è proseguita al Marina Convention Center, all’interno del Molo Trapezoidale di Palermo, dove si è svolto l’intero evento scientifico con variegate sessioni approfondite della branca cardiologica. Esperti di fama locale, nazionale ed internazionale hanno discusso degli ultimi studi e traguardi nel settore. Provider e segreteria organizzativa a cura di Biba Group.
“Le malattie cardiovascolari - ha sottolineato Fasullo - sono la prima causa di morte in Italia e in Sicilia, al di là delle malattie oncologiche, quindi occorre puntare sulla prevenzione perché si tratta di fattori di rischio evitabili. Questo lo si può fare attraverso una medicina di prossimità, che vada sul territorio, riconoscendo i fattori di rischio ed evitando il fattore causale, come può essere ad esempio il colesterolo”. Corretti stili di vita, dall’alimentazione all’attività fisica, rimangono così buone pratiche a livello della prevenzione e non solo: “Da promuovere - prosegue Fasullo - tra i giovani. Meno telefonino e più attività all’aperto”.
Rispondendo a questa visione, all’interno della tre giorni, c’è stato un momento ludico-educativo: per il secondo anno si è infatti disputato il Walking Football - Il calcio per tutti, stavolta presso il Parco della Salute Livia Morello. “Si tratta di calcio camminato - spiega Antonio Rubino, responsabile scientifico ed organizzatore del momento sportivo - in cui hanno disputato una squadra femminile, una di sanitari ed una di pazienti: un triangolare che abbiamo chiamato “dai un calcio all’infarto” perchè ha voluto sancire la rinascita di coloro che sono stati trattati in emodinamica per malattie coronariche. Il calcio camminato è una risorsa non solo dal punto di vista fisico, sportivo e di riabilitazione ma anche sotto il profilo psicologico e relazionale”.
La due giorni scientifica, sviluppatasi in diverse sessioni, anche simultanee, ha coinvolto l’intera rete sanitaria costituendo un importante momento di apprendimento per i giovani professionisti: “C’è stato un grande coinvolgimento dei giovani, anche specializzandi, - commenta Claudio D’Angelo, cardiologo presso l’ospedale Ingrassia di Palermo e responsabile scientifico - che riflette la nostra realtà dove ogni giorno operiamo: la cardiologia dell’Ingrassia è un reparto pieno di giovani professionisti. Da qui abbiamo voluto dare freschezza ad un evento ricco di temi importanti e che sono stati affrontati puntando agli aspetti innovativi, al futuro, cercando di rispondere a dubbi e incertezze della cardiologia”.
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