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La sanità delle attese, referti in ritardo: pronti altri esposti

Monta lo scandalo dei 3.300 esami istologici che l’Asp di Trapani deve smaltire, altri pazienti in attesa del verdetto verso la via giudiziaria. In tanti si sono rivolti all’associazione Codici

Una Tac

La vicenda di Maria Cristina Gallo, l’insegnante di Mazara del Vallo, vittima della malasanità, con un tumore giunto al quarto stadio in attesa di un maledetto referto, dà coraggio a tanti pazienti che da mesi aspettano l’esito dell’istologico effettuato negli ospedali dell’Asp di Trapani e che in questi giorni stanno trovando la forza di chiedere aiuto.

Tra questi Salvatore Torregrossa, che da sette mesi aspetta il referto del figlio, e altri pazienti che si sono rivolti all’associazione Codici. Se entro dieci giorni la situazione non si dovesse sbloccare, partiranno gli esposti.

Il signore Torregrossa lunedì scorso si è rivolto all’avvocato Vincenzo Maltese, dirigente regionale dell’associazione Codici, per valutare una eventuale denuncia. Il figlio Simone il 6 settembre scorso ha effettuato un intervento in day hospital nel reparto di Dermatologia dell’ospedale trapanese Sant’Antonio Abate, per un neo sanguinante. Da allora, nessuna traccia dell’esito dell’istologico, che dovrebbe essere uno dei 3.300 esami da smaltire, ancora in attesa di un verdetto.

L’esposto non è stato ancora presentato, secondo quanto spiega l’avvocato Maltese, in attesa della scadenza del 14 marzo indicata dalla Regione. «In ospedale hanno chiesto alla famiglia di aspettare ancora una decina di giorni - afferma -. Se l’esito non dovesse arrivare, procederemo con la denuncia. Così come faremo con gli altri pazienti che si sono rivolti all’associazione, che aspettano i loro referti da circa tre mesi».

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