Palermo

Lunedì 13 Gennaio 2025

Palermo, al Policlinico impiantato un dispositivo che previene la morte cardiaca

Al Policlinico Paolo Giaccone di Palermo un’equipe di cardiologi e cardiochirurghi ha portato a termine con successo una procedura di impianto di Aurora EV-ICD, un dispositivo, unico nel suo genere, in grado di prevenire la morte cardiaca improvvisa, principale causa di decesso per gli under 60, responsabile del 50% delle morti imputabili a malattie cardiovascolari. Si tratta del terzo impianto fatto in Sicilia e realizzato grazie al lavoro sinergico svolto dall’equipe medico-infermieristica delle unità di Cardiologia, diretta dal professore Alfredo Galassi, e di Cardiochirurgia, diretta dal dottore Vincenzo Argano. La procedura è stata eseguita dall’aritmologo Giuseppe Coppola e dal cardiochirurgo Salvatore Torre, entrambi certificati per l’impianto del defibrillatore extra vascolare a seguito del superamento del corso di addestramento seguito all’Accademia Orsi a Ghent, in Belgio. «Abbiamo realizzato l’intervento su un paziente a rischio di morte cardiaca improvvisa il cui precedente defibrillatore era stato da noi espiantato a seguito di complicanze infettive», ha spiegato il dottore Torre. «Aurora EV-ICD viene impiantato con un approccio mininvasivo. Il posizionamento all'esterno del cuore e delle vene, sotto lo sterno, è progettato per evitare complicanze a lungo termine», ha puntualizzato il collega Coppola. Ad oggi, il Policlinico è una delle due aziende ospedaliere in Sicilia e tra le 15 in Italia con una equipe ibrida (aritmologo e cardiochirurgo) certificata per l’impianto di questi dispositivi. Il direttore generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, ha sottolineato che «questa procedura innovativa rappresenta un importante passo in avanti nella nostra continua ricerca di eccellenza nella cura dei pazienti. Questo è solo l’inizio di un percorso a lungo termine verso altre innovazioni che continueranno a migliorare le nostre pratiche assistenziali». Il nuovo sistema, infatti, segna un’evoluzione nella tecnologia dei defibrillatori impiantabili. «Un risultato - afferma la professoressa Egle Corrado, responsabile dell’'unità intensiva cardiologica - che è frutto di una pianificazione strategica nella condivisione di risorse e competenze professionali, nel caso specifico tra il dottor Torre e il dottor Coppola, e di un grande sforzo economico per l’acquisto di una tecnologia così avanzata».  

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