Difficoltà non solo a prenotare visite ed esami nella sanità pubblica ma anche a reperire farmaci, necessari per le terapie di molti pazienti. Da qualche settimana a Palermo chi va in farmacia e chiede l’Ozempic, indicato per il trattamento terapeutico di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2, si sente rispondere che non c’è. E allora, per tanti pazienti, inizia un via vai da una farmacia all’altra per trovarne una scatola ed evitare di interrompere la cura.
«Sono assistito da oltre cinque anni al Policlinico per patologia diabetica – spiega il palermitano Giuseppe Li Causi - prendo una volta a settimana questo farmaco che mi aiuta a perdere chili e diminuisce il valore glicemico. Purtroppo però da un po’ di tempo non è facile reperire in farmacia questo medicinale, da due settimane lo sto cercando ovunque e non riesco a trovarlo, nonostante sia previsto nel piano terapeutico stabilito dal mio medico diabetologo». La conferma di carenza di questo farmaco arriva direttamente dal presidente dell’ordine dei farmacisti, Mario Bilardo. «È vero. Non si trova e consiglio ai pazienti di rivolgersi ai medici specialisti che li seguono - spiega Bilardo - per chiedere un percorso di cura alternativo perché non sarà facile trovare questo Ozempic ancora per un po’ di tempo. C’è carenza del principio attivo e l’Asp di conseguenza non ha sufficienti approvvigionamenti. L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) lo sa bene e anche se il quadro clinico lo rende eleggibile, molti medici prescrivono altri farmaci che sono in grado di tenere sotto controllo la patologia».
Come spiegano dall’ordine dei farmacisti, il medicinale in questione ultimamente viene utilizzato da persone che non soffrono di diabete ma di obesità o comunque di sovrappeso. Il farmaco agisce a livello centrale riducendo il senso di fame, agisce insomma come un anoressizzante. Dunque, l’Ozempic aiuta a mangiare di meno.
È un farmaco per il trattamento del diabete e dell’obesità grave, ma alcune persone lo cercano come rimedio miracoloso per dimagrire. Celebrità e influencer sui social network hanno confessato di assumerlo per perdere peso, perché limita l’appetito.
Da un lato, manderebbe al nostro cervello il segnale di sazietà, dall’altro spingerebbe lo stomaco a svuotarsi più lentamente. Viene iniettato una volta a settimana ai pazienti diabetici direttamente nello stomaco, nella coscia o nel braccio. Il suo principio attivo abbasserebbe i livelli di zucchero nel sangue e regolerebbe l’insulina, fondamentale per le persone con diabete di tipo 2.
«Dovrebbe essere data invece priorità a noi pazienti diabetici - dice ancora Li Causi - perché ne abbiamo tanto bisogno. Adesso dobbiamo capire come sostituirlo. Ringrazio il professore Roberto Citarella del Policlinico e la sua équipe che mi hanno rimesso in piedi e mi hanno dato una qualità di vita migliore. Mi rivolgerò a lui per chiedere un farmaco alternativo e spero faccia lo stesso effetto».
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