Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato oggi la sede di Palermo della Samot, l'associazione che offre l'assistenza ai malati terminali per le cure palliative. «Sono venuto per ringraziare tutti voi per l’opera che svolgete, un’attività non soltanto preziosa ma che incontra una domanda crescente e quindi pone alle istituzioni degli interrogativi che vanno affrontati in maniera efficace e definitiva. - ha detto il presidente Mattarella - Il vostro compito affianca, interloquisce, accompagna le persone che si trovano in un territorio, quello della malattia, sconosciuto e inatteso che provoca disorientamento. Oggi sono qui per far comprendere come condivida l’impostazione con cui la Samot è nata e quello che sta svolgendo».
Ad accoglierlo, assieme agli operatori della SAMOT, il fondatore dell’associazione Giorgio Trizzino: l’associazione conta oltre 450 operatori - tra medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti e operatori socio-sanitari - che operano nelle sedi di Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Ragusa e assistono ogni giorno nelle loro case circa mille 1500 malati e relative famiglie. «La presenza del Presidente Mattarella qui oggi non è solo un riconoscimento del nostro lavoro, ma anche un incoraggiamento a proseguire sempre con maggiore determinazione nell’impegno per garantire dignità e qualità di vita alle persone che vivono condizioni di sofferenza a causa di malattie gravi, in particolare di coloro che si avvicinano alla fine della vita. Le cure palliative rappresentano la risposta più appropriata per accompagnare la persona malata durante tutto il decorso della sua malattia, supportando le famiglie anche nella fase del lutto. Tante - ha aggiunto Trizzino - sono ancora le criticità per lo sviluppo omogeneo delle reti di cure palliative nel nostro Paese: ancora una sola persona su tre riesce ad accedere ai servizi di cure palliative, servono più posti letto in hospice e un potenziamento dell’assistenza al domicilio, il nodo ospedaliero è completamente da implementare ed è critica la situazione delle reti di cure palliative e terapia del dolore pediatriche, molto carenti in quasi tutto il territorio nazionale».
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