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Palermo, all'ospedale Ingrassia ottanta interventi di protesi con il robot Mako

Il nuovo sistema consente un recupero più rapido della deambulazione e una riduzione dei tempi di degenza

Ottanta interventi complessivi di protesi, di cui 35 dell’anca, 44 del ginocchio e uno di protesi monocompartimentale mediale. È il bilancio di 7 mesi di attività del sistema Mako, piattaforma robotica ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in dotazione all’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Ingrassia di Palermo.

Il sistema, in dotazione in Italia solo in poche strutture (la maggior parte delle quali del Nord della penisola, è stato il primo in Sicilia), si compone di un braccio robotico, un modulo di visione e un modulo guida. Il braccio robotico permette di riprodurre sul paziente ciò che il chirurgo ha pianificato con estrema precisione sul software.

«Il bilancio - ha sottolineato il direttore dell’unità di Ortopedia e Traumatologia dell’Ingrassia, Ferdinando Granata - è assolutamente positivo, perché ci ha permesso di acquisire una maggiore rapidità e manualità nell’esecuzione degli interventi. Soprattutto, il beneficio è per il paziente, perché abbiamo visto un recupero più rapido della deambulazione, una riduzione dei tempi di degenza, un non utilizzo delle trasfusioni ematiche e questo è dovuto, sicuramente, al sistema robotico che ci permette di posizionare la protesi senza dovere introdurre la guida nel canale midollare».

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