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Fascite necrotizzante, lo studio di un team palermitano al congresso mondiale della chirurgia d’urgenza

Alcuni medici del Policlinico dal 25 al 28 giugno nell’isola greca di Rodi per presentare la loro ricerca

Al congresso mondiale della chirurgia d’urgenza ci sarà anche il team dell’ospedale Policlinico di Palermo. Dal 25 al 28 giugno nell’isola greca di Rodi si riuniranno i massimi esperti della materia per tracciare le linee guida dei prossimi anni e tra i relatori e gli studi che verrano presentati spiccano anche 8 progetti approvati al congresso dell’equipe di via del Vespro.

La delegazione, formata da Gianfranco Cocorullo, responsabile del reparto di chirurgia generale e di urgenza; Giovanni Guercio, responsabile ambulatorio piede diabetico; Giuseppe Carollo, medico del reparto di chirurgia d’urgenza; dallo specializzando Marco Marcianó e dal chirurgo toracico Roberto Gullo, porterà al tavolo risultati e analisi raccolti nell’ultimo anno. Con particolare enfasi sui numeri prodotti in tema di fascite necrotizzante, severa infezione dei tessuti molli, generalmente provocata da batteri tossigeni.

La fascite necrotizzante colpisce gli strati più profondi della cute, diffondendosi rapidamente attraverso la fascia superficiale e profonda dei tessuti molli sottocutanei: fortunatamente rara, si verifica in particolare nei pazienti affetti da diabete e in Sicilia ogni anno sono decine e decine i casi che vengono sottoposti all’attenzione del Policlinico.

«Vista l’elevato numero di episodi - spiegano i medici - riusciamo a individuarla e a trattarla aggressivamente. Generalmente la mortalità dell’infezione si attesta al 50% - proseguono - ma grazie alla grande esperienza maturata e alle tecniche che abbiamo sviluppato riusciamo ad abbattere la statistica di circa il 30%».

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