La chirurgia endoscopica sia in campo benigno che in campo oncologico sta aumentando le percentuali di utilizzo. In istituti di riferimento dove la tecnologia è presente e dove è stata fatta formazione, per alcune patologie si riesce ad ottenere il 70% di trattamenti per via endoscopica. Questo porta un enorme vantaggio per il paziente in termini di qualità di vita con una più rapida ripresa alla vita normale e una più celere dimissione. La migrazione sanitaria in Sicilia è stata abbattuta dal 30 al 10% grazie a sistemi innovativi e centri d'eccellenza.
L’intelligenza artificiale sta entrando sempre più nella diagnostica e nelle sale operatorie. Questi i dati emersi dal Congresso nazionale della società di endoscopia ginecologica italiana, inaugurato oggi all’Nh di Palermo che vede la presenza di 400 esperti e chirurghi ginecologici in campo nazionale ed internazionale. La tre giorni dal 6 all’8 luglio permetterà un confronto tra 400 esperti del settore sulle nuove tecnologie per la diagnosi e per la cura e anche sul ruolo dell’intelligenza artificiale e della robotica nella chirurgia d'avanguardia. In continua diminuzione i viaggi della speranza per ginecologia e ostetricia, in particolar modo per la chirurgia ginecologica effettuata con tecniche mini-invasive. Si registra persino una inversione di tendenza confermata da chi arriva da altre regioni per curarsi nell'Isola, grazie al primo percorso diagnostico terapeutico assistenziale per il trattamento del carcinoma ovarico, il cosiddetto Pdta. Sono stati creati centri specializzati con una organizzazione che viene vista come esempio oltre lo stretto. Nel percorso sono indicati quattro centri specializzati: il Civico-Di Cristina-Benfratelli di Palermo, il Cannizzaro e il Garibaldi di Catania, e il Papardo di Messina.
I presidenti del congresso sono Vito Chiantera, Gaspare Cucinella e Giuseppe Canzone. I presidenti onorari sono Paolo Scollo, Enrico Vizza e Mauro Busacca. “Il congresso è rivolto a tutti gli esperti nel campo dell’endoscopia ginecologia – spiega Paolo Scollo, ordinario di ginecologia e ostetricia all’Università Kore di Enna -. L’obiettivo è fare il punto della situazione, quale è il presente e soprattutto il futuro”. Vito Chiantera, ordinario di ginecologia Unipa, preannuncia i temi che saranno affrontati: la chirurgia laparoscopica e robotica. “Questo è il primo congresso nazionale che vede più piattaforme robotiche messe in campo. Parleremo anche di linfonodo sentinella, di chirurgia di precisione per le pazienti per un post operatorio più lieve e più breve possibile. In Sicilia esisteva una migrazione sanitaria importante – sottolinea Chiantera – in particolare nella Sicilia occidentale. Questa migrazione negli ultimi anni è stata abbattuta grazie al primo percorso diagnostico terapeutico assistenziale per il trattamento del carcinoma ovarico, il cosiddetto Pdta”. Enrico Vizza, presidente della società italiana Ginecologia endoscopica parla di una rivoluzione all’interno della chirurgia e della medicina in genere. “L’intelligenza artificiale – dice Vizza – sta entrando sia nella diagnostica che nelle nostre sale operatorie”.
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