Una corsa contro il tempo per salvare Mattia (nome di fantasia, ndr), un bimbo siciliano di quasi sette mesi e di appena 7 chili di peso. Il piccolo è stato trapiantato in Ismett lo scorso 30 luglio e oggi, dopo appena due settimane, sta per essere dimesso. Nato con una malattia rara, un’atresia delle vie biliari che causa l’ostruzione dei dotti biliari e che fa smettere di funzionare il fegato, Mattia non aveva più altre possibilità di guarigione a parte il trapianto di fegato.
Da qualche settimana, le condizioni sempre più critiche del piccolo avevano portato i medici di Ismett ad iscriverlo in lista per trapianto. Per cercare di ovviare alla scarsità cronica delle donazioni era stata anche valutata l’opzione del trapianto da vivente. L’iter di valutazione era stato già avviato e il padre era stato ritenuto compatibile, ma per poter donare doveva necessariamente perdere peso, 15 i chili che separavano il padre di Mattia dal traguardo. Un percorso ad ostacoli che ha trovato il lieto fine grazie ad una donazione che si è resa disponibile presso l’ARNAS Civico di Palermo.
Il trapianto è stato eseguito lo scorso 29 luglio e nel week-end Mattia lascerà l’ospedale e potra tornare a casa. "Le sue condizioni - prosegue de Ville - sono buone. Il fegato trapiantato ha ripreso a funzionare bene subito ed il bambino ha iniziato a riprendere peso". Il bimbo ha trascorso le ultime settimane presso il reparto di Pediatria di Ismett dove è stato seguito da un team multidisciplinare composto dal team chirurgico già presente in sala e dai pediatri (Marco Sciveres, Francesco Cirillo, Silvia Riva e Serena Abbate).
Ismett si conferma centro di riferimento per quanto attiene i trapianti addominali anche nei pazienti pediatrici più piccoli, utilizzando tutte le tecniche disponibili. Sono già 14 i trapianti eseguiti da inizio anno sui bambini. La struttura palermitana è, inoltre, il centro con il programma di trapianto pediatrico da vivente più attivo in tutta Italia.
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